Solette e plantari per fascite plantare, sono veramente utili?

Cos’è un plantare ortopedico?

Un plantare ortopedico è un dispositivo medico ortopedico che consiste in un particolare tipo di suola semi-rigida da inserire all’interno delle scarpe.

 Il termine plantare deriva dalla struttura anatomica sulla quale agisce, ovvero la pianta del piede. Lo scopo del plantare è correggere la distribuzione del carico del corpo durante la fase di appoggio del piede; deve essere costruito in modo tale da non causare dolore al piede. 

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Il piede è una struttura molto complessa perché deve rispondere a diversi tipi di forze in base alla situazione in cui si trova il corpo: statica o dinamica

 Le ortesi plantari possono:

  • essere create su misura in base all’appoggio del piede;
  • essere basate soltanto sul numero di scarpa;
  • essere confezionate in base al peso e alla lunghezza del piede.

Efficacia dei plantari ortopedici nel trattamento della fascite plantare

Negli ultimi 30 anni sono stati stati pubblicati numerosi studi scientifici sull’efficacia dei plantari nel trattamento della fascite plantare. La stragrande maggioranza suggerisce che i plantari per la fascite plantare sono efficaci nella riduzione dei sintomi associati a tale condizione.

Uno dei primi metodi quantitativi di valutazione degli esiti della terapia con plantari per la fascite plantare è stato quello di valutare, retrospettivamente, mediante un questionario, il beneficio clinico ottenuto dai pazienti in termini di miglioramento dei sintomi. La maggior parte degli studi hanno valutato ortesi personalizzate o prescritte, trovando che la soddisfazione del paziente, in termini di sollievo dei sintomi, sono generalmente molto elevati. I principali risultati di questi studi riportano che il sollievo dal dolore nella fascite plantare varia tra il 70% al 94% e la soddisfazione del paziente dall’83% al 91%.

Nella seguente tabella sono riportati i risultati di alcuni dei principali studi in merito.

Studio sui plantari per fascite plantare

 

Tuttavia, nessuno di questi studi ha controllato se sono stati associati altri trattamenti ai plantari per la fascite plantare (ad esempio ghiaccio, terapie fisiche, ecc.). Questo può essere un elemento di confondimento perchè potrebbe essere la concomitanza con altri trattamenti ad aver causato il beneficio clinico riportato dagli intervistati.

Inoltre, i sintomi della fascite plantare potrebbero essere migliorati perché l’intervistato ha limitato la propria attività fisica oppure, semplicemente potrebbe essere migliorata nel tempo, anche in assenza di trattamento.

Infine, il grado di “soddisfazione” del paziente, spesso include anche un giudizio sulla qualità del servizio ricevuto e non sempre è correlata all’effettivo esito del trattamento.

Pertanto, per valutare l’effettiva efficacia del trattamento della fascite plantare con ortesi plantari, è importante considerare i trial randomizzati controllati disponibili. Uno studio controllato randomizzato è un disegno di studio sperimentale nel quale il trattamento oggetto di studio è prescritto soltanto a una frazione, selezionata casualmente (randomizzazione) dei soggetti arruolati nell’indagine e secondo uno schema predeterminato e imposto agli operatori sanitari esecutori della ricerca. Al gruppo di controllo dello studio viene prescritto un trattamento di cui già si conosce l’effetto, oppure nessun trattamento.

Utilizzando i database di PubMed, Medline, Cinahl e Science Direct, abbiamo scelto quattro studi, riportati nella tabella di seguito, che hanno valutato l’efficacia delle ortesi plantari nel trattamento della fascite plantare, comparando inoltre l’efficacia delle ortesi personalizzate e dei plantari standard prefabbricati. La questione dei costi dei plantari per fascite plantare è un problema importante, ma altrettanto importante è se sono più efficaci i dispositivi personalizzati o quelli prefabbricati. Entrambi questi dispositivi sono comunemente utilizzati nella pratica clinica, può però essere notevole la differenza di costi tra di essi.

La seguente tabella riassume i quattro studi che sono stati presi in considerazione per valutare l’efficacia dei plantari per la fascite.

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studi plantari per fascite plantare

L’ultimo studio analizzato [9] prende in esame l’utilizzo di ortesi plantari in una popolazione totale di 135 persone.

I 135 pazienti sono stati divisi in tre gruppi.

  • Il gruppo 1 prefabricated: (44 pazienti) ha ricevuto plantari prefabbricati semi-rigidi in schiuma espansa.
  • Il gruppo 2 customized: (45 pazienti) ha ricevuto dei plantari su misura costruiti con materiali più rigidi in modo da dare al piede il massimo supporto.
  • Il gruppo 3 di controllo sham: (45 pazienti) ha ricevuto dei plantari sottilissimi e morbidi a tal punto da non offrire alcun sostegno al piede.
Tipi di plantari per fascite

Tutti i pazienti sono stati istruiti a usare i plantari quotidianamente.

La seguente immagine mostra i risultati ottenuti nello studio, la scala utilizzata per i valori di dolore e miglioramento funzionale va da 0 a 100:

  • nella prima tabella sono riportati i risultati, in termini di miglioramento funzionale e beneficio sul dolore, ottenuti, da ciascuno dei 3 gruppi (sham, prefabricated e customized), all’inizio dello studio, dopo 3 mesi e dopo 1 anno. 
  • nella seconda tabella, sulla destra, sono riportati i confronti tra i risultati ottenuti tra i 3 gruppi, espressi in termini di Ancova-Adjusted Estimateds of Effect. 

 

Risultati test plantari per fascite

I risultati a tre mesi dall’inizio del trattamento mostrano un progressivo miglioramento da parte del gruppo 1 e del gruppo 2 rispetto al gruppo 3, di controllo, sia per l’intensità del dolore che per la funzione. Dopo 12 mesi invece non si sono registrati risultati statisticamente significativi.

Nel dettaglio, per quanto riguarda l’intensità del dolore rispetto al gruppo di controllo, dopo 3 mesi il punteggio migliora in media di 8.7 punti nel gruppo 1 e 7.4 punti nel gruppo 2. Per quanto riguarda la valutazione funzionale, è riportato, dopo 3 mesi, un miglioramento in media di 8.4 punti per il gruppo 1 e di 7.5 punti per il gruppo 2, rispetto al gruppo 3, di controllo.

Conclusioni – I Plantari sono utili nel trattamento della fascite plantare?

Premesso che ogni studio ha i suoi punti di forza e le sue debolezze metodologiche, i dati disponibili suggeriscono che le ortesi plantari sono dispositivi effettivamente efficaci nel trattamento della fascite plantare in quanto riducono lo stress sulla fascia plantare, promuovono il processo di guarigione e riducono le riacutizzazioni della patologia.

Riguardo alla differenza tra ortesi standard prefabbricate e ortesi personalizzate, costruite su misura non esistono dati univoci: sebbene alcuni studi analizzati indichino che le ortesi personalizzate siano in grado di fornire risultati migliori, altri studi non mostrano differenze significative.

Fonti:

1. Blake RL, Denton JA. Functional foot orthoses for athletic injuries. A retrospective study. Journal of the American Podiatric Medical Association.
2. Donatelli R, Hurlbert C, Conaway D, St. Pierre R. Biomechanical Foot Orthotics: A Retrospective Study. The Journal of Orthopaedic and Sports Physical Therapy.
3. Gross ML, Davlin LB, Evanski PM. Effectiveness of orthotic shoe inserts in the long-distance runner. The American Journal of Sports Medicine.
4. Moraros J, Hodge W. Orthotic survey. Preliminary results. Journal of the American Podiatric Medical Association.
5. Lynch DM, Goforth WP, Martin JE, Odom RD, Preece CK, Kotter MW. Conservative treatment of plantar fasciitis. A prospective study. Journal of the American Podiatric Medical Association.
6. Turlik MA, Donatelli TJ, Veremis MG. A comparison of shoe inserts in relieving mechanical heel pain. The Foot.
7. Pfeffer G, Bacchetti P, Deland J, et al. Comparison of custom and prefabricated orthoses in the initial treatment of proximal plantar fasciitis. Foot & Ankle International.
8. Martin JE, Hosch JC, Goforth WP, Murff RT, Lynch DM, Odom RD. Mechanical Treatment of Plantar Fasciitis: A Prospective Study. Journal of the American Podiatric Medical Association.
9. Karl B. Landorf, PhD; Anne-Maree Keenan, MAppSc; Robert D. Herbert, PhDEffectiveness of Foot Orthoses to Treat Plantar Fasciitis A Randomized Trial

4 Comments

  1. Avatar
    Antonio
    16 Aprile 2019

    Gentile Dottoressa,
    mi scuso innanzitutto per il disturbo e per il tempo che Le ruberò.
    Sono Antonio M., di anni 46 e vivo a Palermo città ove lavoro e pratic(avo) sport fino al 27 gennaio 2019.
    In quella data, cadendo da una scala dentro la mia abitazione ho riportato la frattura scomposta della prima falange dell’alluce sx, ridotta e trattata con stecca e immobilità per 40 gg.
    Purtroppo e malauguratamente, da quando ho poggiato il piede sx a terra ho iniziato il “calvario” dovuto ad una fastidiosa e dolorosissima fascite plantare. Le radiografie hanno escluso la coesistenza di “spina calcaneare”, ma il dolore, immediatamente prima del tallone è talmente forte, specie la mattina presto, da farmi sudare freddo. Mi creda non è un modo di dire.
    Ho fatto realizzare dei plantari ortopedici su misura (previo esame baropodometrico) e sto eseguendo laserterapia e massaggi presso uno studio fisioterapico della città, che non hanno apportato alcun sollievo.
    Volevo chiederLe un Suo parere su una terapia farmacologica, creme o altro, che possa coadiuvare quanto già faccio quantomeno per alleviare il dolore che provo.
    La ringrazio anticipatamente per ogni Suo prezioso contributo e Le auguro una buona giornata.
    Antonio M.

    • Giovanna Russo
      Dr.ssa Giovanna Russo
      1 Maggio 2019

      Gentile Antonio, verosimilmente il lungo periodo di immobilità che si è reso necessario in seguito alla frattura ha determinato un accorciamento della fascia plantare, che ha scatenato una fascite con infiammazione e dolore alla ripresa della mobilizzazione. Laserterapia e massaggi sono utili e può proseguire, in associazione con stretching, che è molto importante. Per il dolore può assumere, previa verifica di allergie o eventuali controindicazioni, un antinfiammatorio e applicare localmente una crema antinfiammatoria.

  2. Dr.ssa Russo Giovanna
    Dr.ssa Giovanna Russo
    17 Ottobre 2017

    Buongiorno,
    in generale un buon plantare deve correggere la distribuzione del carico del corpo durante la fase di appoggio del piede in modo da ridurre le sollecitazioni sulla zona dolente. Ne esistono di diversi tipi per forma, consistenza, dimensioni; possono essere standard o confezionati su misura. Purtroppo, non è possibile dare consigli medici a distanza in quanto l’indicazione all’utilizzo del plantare (ed eventualmente di che tipo) deve essere posta successivamente all’esame obiettivo. Le consiglio, pertanto, di sottoporsi a una visita medica così da individuare la terapia più idonea al suo caso specifico.

  3. Avatar
    Ugo Bello
    12 Ottobre 2017

    Gentile dott.ssa Russo,
    complimenti, molto interessante e, soprattutto, molto chiaro!
    A me è stata diagnosticata una fascite ad entrambi i piedi (su un piede come conseguenza di spina calcaneare, sull’altro probabile cattiva postura).
    Mi sa consigliare un tipo di ostesi plantare idoneo?
    Capisco che potrebbe sembrare pubblicità occulta, ma se non può darmi marca e tipo, può cortesemente darmi le caratteristiche fisico-meccaniche che tali ostesi plantari debbono avere?
    Grazie mille e cordiali saluti
    Ugo Bello
    Torino

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