Nevralgia di Arnold o nevralgia occipitale: Sintomi, Cause e Cure

La Nevralgia di Arnold è un tipo di cefalea caratterizzata da episodi ricorrenti di crisi dolorose acute e intense che originano in regione occipitale e possono estendersi alla parte anteriore del capo e alla regione oculare.

In breve: la nevralgia di Arnold

Le persone affette da nevralgia di Arnold spesso riferiscono un dolore di tipo pulsante o urente, talora descritto anche come tagliente, trafittivo.

Principali sintomi della Nevralgia di Arnold: 

  • episodi di dolore acuto e severo che origina dalla regione posteriore della testa ed è esacerbato dai movimenti del collo;
  • dolore che si estende all’occhio con visione offuscata;
  • fastidio alla luce;
  • fastidio ai suoni;
  • nausea e vomito;
  • disturbi dell’equilibrio.

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A chi rivolgersi:

Per la diagnosi rivolgersi al medico. Gli specialisti di riferimento sono il fisiatra e il neurologo. Il trattamento include farmaci, fisioterapia, infiltrazioni locali, terapia chirurgica.

Giovanna Russo

Medico chirurgo, specialista in Medicina Fisica e Riabilitativa. U.O. Riabilitazione Neuromotoria IRCCS, Istituto Auxologico Italiano, Ospedale Capitanio, Milano.

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1. Cos’è la nevralgia di Arnold?

La Nevralgia di Arnold o Nevralgia Occipitale è un tipo di cefalea occipitale causata dall’irritazione dei nervi grande e piccolo occipitale di Arnold.  Il nervo grande occipitale di Arnold origina dal ramo di divisione mediale della branca posteriore del secondo nervo cervicale (C2) ed è un nervo sensitivo deputato all’innervazione della cute e del cuoio capelluto della regione occipitale e della galea capitis.

I soggetti affetti da Nevralgia di Arnold presentano crisi dolorose intense, unilaterali, intermittenti o continue, che originano in regione nucale e occipitale, fino a coinvolgere la parte anteriore del capo e la regione oculare. Tali aree corrispondono ai territori di distribuzione sensitiva dei nervi grande e piccolo occipitale. 

2. Nevralgia di Arnold – Epidemiologia

La nevralgia di Arnold è un disturbo poco comune. Tuttavia è possibile che la sua frequenza sia sottostimata a causa del fatto che spesso è confusa con sindromi emicraniche o algie craniche di diversa eziologia.

3. Nevralgia di Arnold – Sintomi 

Nevralgia di Arnold sintomi Nevralgia di Arnold sintomi

sintomi della nevralgia di Arnold comprendono episodi ricorrenti di dolore acuto e severo, di tipo pulsante o urente, descritto come tagliente, trafittivo, tipo scossa elettrica o pugnalata, che origina dalla porzione superiore del collo e dalla regione posteriore della testa e si irradia anteriormente, seguendo il territorio di innervazione del nervo occipitale, fino a coinvolgere il sopracciglio e la parte posteriore dell’occhio. Quando il dolore si irradia a coinvolgere l’occhio è possibile la presenza di visione offuscata. Nella maggioranza dei casi il dolore è unilaterale, anche se è possibile un dolore bilaterale qualora entrambi i nervi occipitali siano colpiti. La durata degli attacchi è estremamente variabile da pochi secondi a diverse ore o addirittura giorni.

Altri sintomi della nevralgia di Arnold possono essere:

  • ipersensibilità alla luce;
  • ipersensibilità ai suoni;
  • dolore al movimento del collo (per tale motivo spesso il paziente, per evitare l’esacerbazione del dolore, immobilizza il rachide cervicale); 
  • disturbi dell’equilibrio e della coordinazione; 
  • nausea e vomito.  

Dato che il mal di testa cronico è una condizione molto frequente, che può essere specchio di numerose patologie, la diagnosi di nevralgia di Arnold non è semplice. Spesso è posta una diagnosi diversa, con conseguenti tentativi di trattamento infruttuosi.  

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4. Nevralgia di Arnold – Cause 

La nevralgia di Arnold o nevralgia occipitale è causata da danni ai nervi occipitali, che possono derivare da traumatismi, stress fisici, contrazioni ripetute dei muscoli del collo, malformazioni del rachide cervicale, patologie degenerative-artrosiche o infiammatorie, conseguenze di complicanze mediche (es. osteocondromi o altri tumori o metastasi che incrocino il decorso del nervo), trattamenti radioterapici al collo (anche dopo molti anni).

Il decorso del nervo occipitale di Arnold attraverso i muscoli della regione nucale è molto tortuoso: questo rende conto del fatto che la presenza di una contrattura muscolare (es. la contrattura del muscolo trapezio), di varia origine e anche in assenza di lesioni radiologiche a carico del rachide cervicale, può determinare la compressione del nervo ed essere causa sufficiente per determinare la sintomatologia dolorosa tipica della nevralgia occipitale.

Spesso la causa responsabile dell’irritazione del nervo occipitale resta comunque ignota, anche dopo l’espletamento di ogni esame radiologico.

Le strutture anatomiche il cui danno è implicato nella patogenesi della nevralgia occipitale sono le seguenti:

  • Lo spazio compreso tra la prima e la seconda vertebra cervicale (C1 e C2);
  • il legamento atlanto-assiale a livello dell’emergenza del ramo dorsale; 
  • il bordo infero-laterale del muscolo obliquo inferiore del capo e la sua fascia di rivestimento; 
  • la porzione profonda del muscolo semispinale della testa e la sua fascia di rivestimento;
  • la porzione superficiale del muscolo semispinale della testa e la sua fascia di rivestimento; 
  • la porzione profonda del muscolo trapezio nel punto in cui il nervo attraversa il muscolo; 
  • l’inserzione del muscolo trapezio a livello della linea nucale superiore; 
  • la porzione del nervo occipitale che contrae rapporti con l’arteria occipitale. 

dati mal di testa

Statistiche sul mal di testa

5. Diagnosi di Nevralgia di Arnold

L’elemento fondamentale a supporto della diagnosi di nevralgia occipitale è la clinica: un’anamnesi scrupolosa e un attento esame obiettivo possono orientare il medico in questa direzione. Il dolore può essere evocato comprimendo una zona trigger che è il “punto di Arnold”, localizzato circa 2 centimetri lateralmente la protuberanza occipitale esterna e corrisponde all’emergenza del nervo occipitale tra i muscoli nucali. Talvolta il dolore si accompagna ad alterazioni della sensibilità. 

Esami radiologici quali radiografia standard del rachide (Rx), risonanza magnetica nucleare (RMN) e tomografia computerizzata possono rivelare la presenza di una causa organica ed escludere altre cause di cefalea, anche se spesso risultano non dirimenti.

I criteri diagnostici della Nevralgia Occipitale secondo la terza edizione della Classificazione Internazionale delle Cefalee (Headache Classification Committee of the International Headache Society IHS) prevedono:

  1. Dolore unilaterale o bilaterale che soddisfi i criteri B ed E
  2. Il dolore è localizzato nella distribuzione del grande, piccolo e/o terzo nervo occipitale
  3. Il dolore ha due delle seguenti tre caratteristiche:
    1. ricorrente in attacchi parossistici di durata da pochi secondi a minuti
    2. intensità severa
    3. lancinante, penetrante o trafittivo
  4. Il dolore è associato con entrambe le seguenti caratteristiche:
    1. disestesia e/o allodinia durante una innocua stimolazione dello scalpo e/o dei capelli
    2. una o entrambe le seguenti caratteristiche:
    3. dolenzia sulle branche del nervo affette
    4. zone grilletto all’emergenza del nervo grande occipitale o nell’area di distribuzione di C2
  5. Il dolore è attenuato temporaneamente dal blocco anestetico locale del nervo affetto F.
  6. Non meglio inquadrata da altra diagnosi ICHD-3.

Il dolore della Nevralgia occipitale, può raggiungere l’area fronto-orbitaria attraverso le connessioni interneuronali trigemino-cervicali nei nuclei spinali trigeminali. La Nevralgia occipitale deve essere distinta dal dolore occipitale riferito originante dalle articolazioni atlanto-assiale o dalle faccette articolari superiori o dalle zone grilletto dolenti dei muscoli del collo o delle loro inserzioni.

Per approfondimento sulle cefalee consultare il seguente link: Classificazione Internazionale delle Cefalee ICHD3

 6. Trattamento della Nevralgia di Arnold

 Esistono diverse opzioni di trattamento per la Nevralgia di Arnold:

  • Trattamento farmacologico con FANS e anticonvulsionanti: spesso questo è insoddisfacente o non sufficiente.
  • Fisioterapia, massaggi o onde d’urto per risolvere la contrattura muscolare.
  • Infiltrazioni di anestetici locali o corticosteroidi
  • Radiofrequenza con elettrodo elettrochirurgico: questa metodica utilizza il passaggio di corrente ad alta frequenza mediante un ago infisso, previo controllo radiologico, in modo tale da produrre una termolesione del nervo.  
  • Nei casi resistenti è possibile ricorrere all’intervento chirurgico. Il trattamento chirurgico, eseguito in anestesia locale, consiste nella sezione del nervo grande occipitale nel suo decorso al di sotto della fascia dei muscoli nucali. L’intervento, eseguito in anestesia locale ha alte percentuali di successo: tuttavia, complicanza inevitabile è l’anestesia completa a livello del territorio di innervazione del nervo occipitale sezionato

7. Prognosi della Nevralgia di Arnold

Le percentuali di guarigione sono alte, dunque in genere la prognosi è buona.

17 Comments

  1. Avatar
    Melina
    7 Luglio 2019

    Sono una signora di 67 anni soffro di una patologia nervo di Arnold e occipitale ho fatto tantissime cure senza concludere nulla adesso il dottore vuole denervizzare ossia bruciare il nervo Arnold ma non so cosa vado incontro se qualcuno mi può aiutare a darmi qualche delucidazione mi farebbe tanto piacere grazie mille

    • Giovanna Russo
      Dr.ssa Giovanna Russo
      21 Luglio 2019

      Gentile Melina, la denervazione è indicata quando altre terapie, di tipo conservativo, non si sono rivelate efficaci e questo mi sembra il suo caso. Il trattamento che le è stato proposto è probabilmente la Radiofrequenza: in anestesia locale, il medico inserisce un ago nel punto da trattare collegato a un generatore che trasmette una corrente a RF in grado di ricondizionare o interrompere il funzionamento del nervo. E’ una procedura ritenuta sicura e non dolorosa. Assieme alla scomparsa del dolore si avrà l’anestesia del territorio di competenza del nervo. Per ulteriori dettagli è opportuno rivolgersi al medico che eseguirà la procedura.

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    Tiziana
    28 Aprile 2019

    Salve Dottoressa. Dopo innumerevoli dottori esami terapie invane, circa 8 anni fa un neurochirurgo mi diagnostica la sindrome di Arnold. Massaggi al trapezio. Idrochinesi-terapia e farmaci bomba da psicofarmaci a oppio. Nulla. Il dolore è sempre lì. Tentiamo intervento di Rizotomia cervicale, radiofrequenza per 3 volte. Senza alcun successo.
    Al momento l’unico lieve miglioramento l’ho ottenuto facendo periodicamente sedute da un osteopatia ottenendo la riduzione dei giorni di dolore da una decina consecutiva a 4/4 giorni.
    Tutti i farmaci comuni mirati a dolori di questo genere sono come bere solo un bicchiere d’acqua.
    Volevo sapere se lei può consigliarmi un farmaco che possa alleviare un po’ i miei dolori nei giorni di sofferenza.
    Grazie.
    Tiziana

    • Giovanna Russo
      Dr.ssa Giovanna Russo
      21 Luglio 2019

      Gentile Tiziana, un farmaco efficace sul dolore neuropatico è il Pregabalin, che, con buona probabilità, le sarà già stato proposto. Purtroppo se il dolore persiste per molto tempo, tende a cronicizzare ed autosostenersi. Mi sembra di capire che ha già provato ogni tipo di trattamento: le posso consigliare di tentare con l’Agopuntura, che può avere dei risultati sorprendenti.

  3. Avatar
    Alessia
    12 Dicembre 2018

    Buongiorno,è possibile che la nevralgia di arnold abbia inizio dalla parte occipitale, arrivi al sopracciglio e si estenda fino al volto e seni paranasali? È possibile che inizi dal lato sinistro, duri 3 giorni e dopo pochi giorni di tregua parta nello stesso identico modo il lato destro?lo chiedo perché da troppi anni ormai soffro terribilmente e nessuno riesce a dare un nome al mio mal di testa. Vorrei capire se può coincidere con quello descritto in questo articolo. grazie

  4. Dr.ssa Giovanna Russo
    Dr.ssa Giovanna Russo
    7 Maggio 2018

    Gentile Sig. Bianchi, per indicazione a trattamento chirurgico lo specialista di riferimento è il neurochirurgo.

  5. Avatar
    Bianchi Giovanni
    2 Maggio 2018

    Buon giorno mia moglie soffre da alcuni anni della patologia del nervo di arnold ha installato un impianto di neurostimolazone. Purtroppo ci sono alcune complicazioni a causa di infezionI. Volevo chiedere se da voi era possibile la sezione del nervo?

  6. Avatar
    Bianchi Giovanni
    2 Maggio 2018

    Buon giorno mia moglie soffre da alcuni anni della patologia del nervo di arnold ha installato un impianto di neurostimolazone. Purtroppo ci sono alcune complicazioni a causa di infezionI. Volevo chiedere se da voi era possibile la sezione del nervo?

    • Giovanna Russo
      Dr.ssa Giovanna Russo
      26 Maggio 2020

      Gentile Sig. Giovanni, no non mi occupo di chirurgia. Deve rivolgersi ad un neurochirurgo. Cordiali Saluti

  7. Dr.ssa Russo Giovanna
    Dr.ssa Giovanna Russo
    4 Marzo 2018

    Gentile Sig. ra Emilia, non è possibile fare ipotesi diagnostiche a distanza senza conoscere la sua storia clinica nel dettaglio, aver visionato gli accertamenti strumentali eseguiti e, soprattutto, averla visitata.

  8. Avatar
    Emilia Tosi
    27 Febbraio 2018

    da maggio del 17 non giro piu’ il collo a sinistra dopo impianto di una protesi dentaria …ho fatto 1 tac 4 ris magnetiche visite fra neurochirurgi ed ortopedici terapie da tac a laser ecc cure antiinfiammatori ecc ecc ma nulla ora un neurologo ha prescritto lirica i dolori sono chiari nevralgia di Arnold ma l’unico che lo ha chiaramente detto fu un agopuntore all’inizio gli altri non ci arrivan a dirlo son sempre io a suggerirlo COMUNQUE visite frettolose e molti denari nessun risultato ad oggi vorrei una sua opinione e indicazione GRAZIeho 76 anni ma in salute per tutto il resto e stavo benone

  9. Dr.ssa Russo Giovanna
    Dr.ssa Giovanna Russo
    18 Febbraio 2018

    Gentile Sig. Giuseppe, la RMN del rachide cervicale è utile per escludere patologie di tipo organico e può rivelare la presenza di alterazioni delle strutture anatomiche lungo il decorso del nervo di Arnold. Tuttavia, una risonanza perfettamente normale, non esclude la presenza della nevralgia, la cui diagnosi è clinica secondo i criteri dell’IHS che ho citato nell’articolo.
    Si è già rivolto a molti specialisti.. come ultimo tentativo esiste la possibilità di un intervento chirurgico che consiste nella sezione del nervo occipitale subito al di sotto della fascia muscolare della nuca. La percentuale di successo, con scomparsa del dolore, è alta, ma un effetto collaterale obbligato da mettere in conto è l’anestesia completa nel territorio di distribuzione del nervo occipitale. Per eventuale indicazione a eseguire tale intervento nel suo caso specifico, è necessario rivolgersi al neurochirurgo.

  10. Avatar
    Giuseppe
    16 Febbraio 2018

    Buon pomeriggio , sono Giuseppe.
    Da 2001dopo incidente stradale;ho sofferto subito del dolore, spiegato nell’ articolo.Peccato però,che i medici che ho incontrato,mi hanno curato,come emicrainico, con scarsi effetti. Dopo i neurologi,ortopedici,remautologi,osteopati,trattamenti con macchinari,neurochirurghi,farmaci tipo….lyrica..Mi hanno prosciugato..Nel 2015,,,un onesto massofisioterapista,mi ha detto,che forse avevo nevralgia dell’ Arnold. Mi ha indicato un ortopedico,specializzato sulla colonna vertebrale.
    Quindi ha diagnosticato nev Arnold. Trattamento infiltrativo,R.F pulsata e RF definitiva entrambi i lati……mi é comparso anche sull’ atro lato!………niente….terapia del dolore:crioterapia, trattamento con botulino fatto il 06/02/18…nulla!………ogni mattina dal 2001, mi sveglio,con dolore e vai..codamol,valium,toradol,laroxyl! Molte volte corro al Pronto Soccorso! Ora ho chiesto al terapista del dolore,di fare una RMN rachide cervicale…per capire, cosa mi succede,da quelle parti.Ho 41’anni, ogni mattina é un impresa andare a lavoro e fare tutto il resto,calcolando che ho due bambine piccole e quando parte il nervo, non mi reggo in piedi! LA DOMANDA È : oltre la diagnosi tastando i punti.,con la RMN CERVICALE posso vedere,se effettivamente,ho la nevralgia dell ‘Arnold bilaterale.?…….la persona più indicata attualmente é terapista del dolore o neurochirurgo?……sono stanco…non so più cosa fare. GRAZIEEEEEEEEEE tante!

  11. Dr.ssa Russo Giovanna
    Dr.ssa Giovanna Russo
    11 Febbraio 2018

    Gentile Sig.ra Paola,
    intanto grazie per i complimenti. Mal di testa e ipertensione possono essere correlati, ma non è detto che il suo caso sia una nevralgia di Arnold e andrebbe inquadrato con una visita specialistica, valutazione degli esami eseguiti fino ad ora ed eventuale completamento diagnostico con ulteriori. Detto questo, l’ipertensione arteriosa è sicuramente un fattore di rischio cardiovascolare che va tenuto sotto controllo.

  12. Dr.ssa Russo Giovanna
    Dr.ssa Giovanna Russo
    8 Febbraio 2018

    Gentile Sig.ra Franca,
    può essere interessata la zona immediatamente posteriore all’orecchio.

  13. Avatar
    Franca
    27 Gennaio 2018

    Vorrei sapere se la nevralgia ARNOLD può estendersi anche all’orecchio. Grazie.

  14. Avatar
    Paola Tiriro
    21 Gennaio 2018

    Grazie gentilissima dottoressa Russo,
    Per la sua esauriente relazione.
    Non avevo mai sentito parlare della nevralgia di Arnold,ma intuisco che sia proprio il mio caso..
    Trentacinque anni fa, sono caduta da una scala, battendo la zona occipitale.un punto che mi è rimasto sempre molto sensibile.
    Da qualche anno di notte , periodicamente,mi sveglio,sento pulsare
    la zona occipitale, incomincia un fruscio nella testa,e mi trovo la pressione alta,180 a volte anche 200.
    Da circa sei mesi questi episodi si sono ravvicinati, così sono andata dal medico e mi ha dato una terapia per l’ipertensione.Nonostante questa terapia il fastidio alla testa si ripresenta una volta alla settimana anche se la pressione non raggiunge più quei picchi,ma arriva a 150.
    C’è un nesso tra l’ipertensione e la nevralgia?
    La saluto cordialmente e la ringrazio.
    Paola Tiriro’

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