Infiltrazioni articolari: cortisone e acido ialuronico, efficacia e controindicazioni

Cosa sono le infiltrazioni?

Le infiltrazioni sono l’iniezione di sostanze terapeutiche (acido ialuronico, cortisonici, anestetici locali, fattori di crescita piastrinici..) direttamente all’interno dell’articolazione (in questo caso parliamo di infiltrazioni intra-articolari) o attorno all’articolazione stessa (infiltrazioni peri-articolari).

Le principali indicazioni della terapia infiltrativa sono le patologie articolari (artrosi, artriti non infettive, condropatie) e le patologie delle strutture peri-articolari (borsiti, capsuliti, fasciti, entesopatie, tendiniti ecc).

infiltrazioni ginocchio

Infiltrazioni articolari

Negli ultimi decenni la terapia infiltrativa si è affermata nel trattamento di molteplici patologie dell’apparato locomotore, grazie alla sua notevole efficacia con rapido raggiungimento dell’effetto terapeutico e prolungato mantenimento nel tempo.

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La procedura è di relativa semplice esecuzione e pressoché scevra di effetti collaterali, se eseguita da un medico specializzato, nel rigoroso rispetto delle procedure. Questa terapie può essere eseguite soltanto dal medico (in genere specialista Ortopedico o specialista Fisiatra), in quanto richiede la perfetta conoscenza dell’anatomia, unita a una buona manualità. Il medico, in seguito alla visita e alla valutazione di eventuali malattie concomitanti, valuta la presenza di eventuali controindicazioni all’esecuzione della procedura o all’utilizzo di certi farmaci.  

 

infiltrazioni artrosi
infiltrazioni al ginocchio

Infiltrazioni ginocchio e spalla

Le sedi più frequentemente trattate con la terapia infiltrativa sono la spalla e il ginocchio e le sostanze maggiormente impiegate sono l’acido ialuronico e i cortisonici

  • Le terapie infiltrative alla spalla con cortisone o acido ialuronico possono essere eseguite per artrosi delle articolazioni scapolo-omerale e acromion-claveare, per borsiti o processi infiammatori. 
  • Le principali indicazioni per le infiltrazioni al ginocchio con cortisone o acido ialuronico sono la gonartrosi (artrosi del ginocchio) e le tendiniti (tendiniti della zampa d’oca o della bendeletta ileo-tibiale).

 

E’ possibile effettuare questi trattamenti anche a livello di:

  • ANCA: fondamentalmente per l’artrosi dell’articolazione coxo-femorale e per le trocanteriti; in genere questa procedura è effettuata sotto guida ecografica.
  • GOMITO: per artrosi o artriti dell’articolazione omero-radio-ulnare, epicondilite = gomito del tennista, epitrocleite = gomito del golfista, borsite olecranica.
  • MANI: per artrosi o artriti dell’articolazione trapezio-metacarpale (rizoartrosi) e delle articolazioni metacarpo-falangee, dito a scatto, sindrome del tunnel carpale.
  • PIEDI: per artrosi o artriti dell’articolazione tibio-peroneo-astragalica e dell’articolazione astragalo-calcaneare, sindrome del tunnel tarsale, tendinite d’Achille, spine calcaneari.

Quando sono utilizzate? 

Le indicazioni sono le seguenti:

  • artrosi moderata
  • artrosi avanzata in presenza di controindicazioni all’intervento chirurgico
  • condromalacia
  • dolore persistente e resistente alle altre terapie
  • stati infiammatori

A seconda della situazione, il medico sceglierà la molecola più opportuna da iniettare.

Perché eseguirle?

Le terapie infiltrative non sono un trattamento definitivo, ma consentono di ottenere numerosi benefici:

  • Ridurre il dolore
  • contrastare l’infiammazione riducendo la flogosi e il versamento articolare
  • lubrificare l’articolazione grazie alla viscosupplementazione
  • rallentare la degenerazione dei capi ossei
  • migliorare la funzione dell’articolazione (aumento del ROM = range of motion)
  • ritardare/sostituire il ricorso alla chirurgia

Quando sono controindicate le infiltrazioni articolari?

Sono controindicazioni  assolute:

  • ipersensibilità/allergia al farmaco da iniettare
  • erisipela, infezioni e lesioni cutanee a livello del sito di iniezione
  • fratture articolari, traumi recenti o emartro (versamento ematico in articolazione)
  • infezioni sistemiche, immunodeficienze e terapia immunosoppressiva
  • gravidanza e allattamento

Sono controindicazioni  relative:

  • Coagulopatie o TA (terapia anticoagulante): poichè in questi casi le infiltrazioni espongono a un elevato rischio di sanguinamento
  • protesi articolari
  • infezioni sistemiche
  • diabete scompensato (per i cortisonici)
  • glaucoma (per i cortisonici)

Quali prodotti possono essere utilizzati?

I più utilizzati sono certamente gli steroidi e l’acido ialuronico, in genere associati a un anestetico locale. Tuttavia è possibile infiltrare anche PRP (platelet-rich plasma), cellule staminali mesenchimali, polinucleotidi, destrosio o glucosio (proloterapia).

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Infiltrazioni di Corticosteoidi

Il cortisonico a deposito, insolubile, ha un’azione di lunga durata rimanendo nell’articolazione a contatto con la sinovia infiammata. Una parte viene assorbita ed entra nel torrente ematico con effetti collaterali simili ai cortisonici sistemici ma di minore entità.

Infiltrazione cortisone

I cortisonici non sono tutti uguali: si va dalle infiltrazioni con il cortisolo (idrocortisone) che ha una comparsa dell’effetto rapida ma un’altrettanto rapida scomparsa al betametasone (25 volte più potente) con un’azione rapida e una durata lunga. Il primo potrà essere usato nel caso di processi patologici acuti in cui l’obiettivo è ottenere un effetto immediato per “spegnere” l’infiammazione in atto. Il secondo sarà usato nelle malattie di tipo cronico, in modo da ottenere un’azione prolungata nel tempo. Al cortisonico è comunque sempre associato un anestetico locale (in genere Lidocaina) in modo da rendere l’iniezione meno dolorosa.

In genere sono effettuati dei cicli da 3 iniezioni con cadenza settimanale.

 L’utilizzo dei cortisonici nella terapia iniettiva articolare non è scevra da effetti collaterali: il medico specialista deve valutare attentamente le patologie concomitanti dei soggetti candidati a tale terapia oltre ai rischi connessi a terapie prolungate che possono causare danni alle strutture articolari e periarticolari (ossa, legamenti e tendini possono indebolirsi). E’ necessario, inoltre, tenere conto dei possibili effetti sistemici legati all’iniezione articolare di cortisonici: una piccola quota del farmaco, infatti, entra nel circolo sanguigno e svolge la sua azione anti-infiammatoria e immunosoppressiva su tutto il corpo. Nei soggetti sani, questo non comporta alcun pericolo: tuttavia, nei soggetti affetti da ipertensione arteriosa, diabete, osteoporosi importante, immunodepressi o che assumono terapie anti-coagulanti, il medico deve sempre attentamente valutare i rischi connessi a tale pratica, che può essere contro-indicata.

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Altri effetti collaterali, di minore entità, possono includere reazioni locali: infiammazione locale, dolore e arrossamento in genere scompaiono dopo poche ore. Se, inoltre, il cortisonico stravasa interessando la cute circostante, può verificarsi un certo grado di atrofia cutanea o sottocutanea. 

Infiltrazioni con Acido Ialuronico

 Le infiltrazioni con acido ialuronico (detta anche terapia di “visco-supplementazione”) sono particolarmente indicate quando il dolore articolare avvertito dal paziente è dovuto a una artrosi dell’articolazione con perdita della viscoelasticità del liquido sinoviale con scompenso del metabolismo dell’acido ialuronico che fisiologicamente è presente all’interno dell’articolazione.

L’acido ialuronico è, dal punto di vista chimico, un glicosaminglicano, una molecola formata la lunghe sequenze di due zuccheri semplici, l’acido glicuronico e la N-acetilglucosamina. La sua struttura lo rende altamente solubile in ambiente acquoso e questo lo rende adatto a garantire l’idratazione dei tessuti proteggendoli dalle sollecitazioni cui possono andare incontro. 

Per questo motivo, l’acido ialuronico si trova fisiologicamente all’interno delle articolazioni come componente fondamentale del liquido sinoviale, dove ha lo scopo di proteggere le cartilagini dall’usura derivante dalle sollecitazioni cui ogni articolazione è sottoposta nelle attività della vita quotidiana. Con l’invecchiamento, si assiste a un decremento della produzione del liquido sinoviale: l’articolazione è perciò sottoposta a usura. 

In genere la terapia infiltrativa con acido ialuronico si effettua con cicli a cadenza settimanale (in genere dalle 3 alle 5 sedute).  L’efficacia clinica è nella maggior parte dei casi duratura da un minimo di 6 mesi a 1-2 anni.  Il ciclo di infiltrazioni può essere ripetuto dopo di 6 mesi. 

Di norma, le infiltrazioni con acido ialuronico, se eseguite correttamente da uno specialista, non hanno effetti collaterali di rilievo. Tuttavia, le terapie infiltrative con acido ialuronico non possono essere eseguite in caso di infezioni in atto di origine batterica o virale, allergia o ipersensibilità al farmaco o alle sostanze eccipienti contenute nella soluzione medicamentosa e in caso di gravidanza o allattamento. Altri effetti collaterali possono includere dolore, gonfiore o arrossamento locale che tendono a scomparire nel giro di qualche ora.

L’utilizzo di queste sostanze risulta particolarmente efficaci nelle artrosi di modesta e media entità.

infiltrazioni anca

 

Infiltrazioni al ginocchio con acido ialuronico

La terapia infiltrativa intra-articolare del ginocchio è una pratica minimamente invasiva, dotata di una buona sicurezza e che può essere eseguita anche in ambito ambulatoriale. Il maggiore vantaggio è legato al fatto che l’iniezione della sostanza terapeutica avviene direttamente nell’articolazione, con conseguente maggiore biodisponibilità del farmaco e ridotti effetti collaterali sistemici, il che è importante soprattutto nei pazienti anziani, affetti da altre patologie.

Le sostanze principalmente impiegate nelle infiltrazioni al ginocchio sono l’acido ialuronico (esistono in commercio formulazioni a diverso peso molecolare, da impiegare a seconda dell’indicazione) e i corticosteroidi.

L’acido ialuronico è la sostanza ad oggi più impiegata nella terapia infiltrativa al ginocchio. L’acido ialuronico è una sostanza che si trova naturalmente all’interno del ginocchio allo scopo di fornire proprietà viscoelastiche al liquido sinoviale, lubrificare e proteggere le superfici cartilaginee, assorbire gli urti e ridurre la pressione esercitata sulle strutture articolari.  Nell’artrosi si assiste a una diminuzione della concentrazione di acido ialuronico e una riduzione del peso molecolare medio, che innesca un meccanismo degenerativo a carico dei capi articolari. L’effetto terapeutico delle infiltrazioni articolari con acido ialuronico nel ginocchio è legato a questo meccanismo: gli effetti benefici sul dolore e sulla funzione possono durare fino alle 26 settimane. I cicli infiltrativi sono ripetibili, se ben tollerati, in genere 2-3 volte all’anno.

Procedura

  1. Preparazione del campo infiltrativo: l’infiltrazione deve essere eseguita in campo sterile. E’ pertanto necessario eseguire una accurata disinfezione della cute da infiltrare utilizzato preparati a base di clorexidina o soluzioni a base di iodio. 
  2. Scelta dell’ago: a seconda della sede da infiltrare, ovvero della struttura da raggiungere è possibile scegliere aghi di diversa lunghezza e diametro.
  3. Scelta della via di accesso e localizzazione del punto esatto dove effettuare l’iniezione: il medico che conosce l’anatomia e i relativi punti di repere sarà in grado di localizzare con la palpazione il punto più appropriato dove eseguire l’iniezione.
  4. Iniezione: il prodotto viene iniettato lentamente nell’articolazione.
  5. Applicazione di ghiaccio per qualche minuto.

Le infiltrazioni intra-articolari fanno male? Sono dolorose?

In genere la sostanza da iniettare viene associata a un anestetico locale. Può essere avvertito un leggero dolore durante l’iniezione, che tende a passare dopo pochi minuti. 

L’Acido Ialuronico è mutuabile? 

No, il sistema sanitario nazionale non rimborsa l’acido ialuronico per infiltrazioni intra-articolari. Quindi, anche quando l’infiltrazione è eseguita in struttura pubblica, al paziente è richiesto di acquistare il prodotto per conto proprio

Quali sono gli effetti collaterali e le complicanze per le infiltrazioni articolari?

L’utilizzo prolungato di infiltrazioni con cortisonici è associato a un aumento del rischio di osteonecrosi, oltre che a danni su cartilagine, tendini e tessuti molli. E’, pertanto, importante osservare un adeguato intervallo di tempo tra un ciclo infiltrativo e un altro.

Altri effetti collaterali delle infiltrazioni articolari includono:

  1. allergia, shock anafilattico
  2. reazioni vagali (ipotensione, bradicardia)
  3. infezioni (è necessario osservare adeguate norme di sterilità)
  4. emartro 
  5. complicanze generali degli steroidi (iperglicemia, atrofia cutanea o sottocutanea, atrofia tendinea, rottura)

Inoltre, nei primi giorni dopo aver subito una infiltrazioni intra-articolare, è piuttosto comune un aumento del dolore: la sostanza iniettata funge da stimolo a innescare i processi infiammatori. In questa fase, è opportuno applicare del ghiaccio o utilizzare farmaci anti-infiammatori. 

Risultati e limiti

Le infiltrazioni sono dei trattamenti sintomatici e non costituiscono una soluzione definitiva. La durata d’azione è variabile a seconda dei casi. Talora l’effetto può essere scarso o nullo se l’artrosi è molto avanzata.

Riferimenti Bibliografici

  • DS. Jevsevar Treatment of osteoarthritis of the knee: evidence-based guideline, 2nd edition J Am Acad Orthop Surg, 21 (2013), pp. 571-576.
  • TE McAlindon, RR Bannuru, MC Sullivan, NK Arden, F Berenbaum, SM Bierma-Zeinstra, et al. OARSI guidelines for the non-surgical management of knee osteoarthritis, Osteoarthr Cartil, 22 (2014), pp. 363-388.
  • Y Henrotin, R Raman, P Richette, H Bard, J Jerosch, T Conrozier, et al. Consensus statement on viscosupplementation with hyaluronic acid for the management of osteoarthritis, Semin Arthritis Rheum, 45 (2015), pp. 140-149.
  • Moreland LW (2003) Intra-articular hyaluronan (hyaluronic acid) and hylans for the treatment of osteoarthritis: mechanisms of action. Arthritis Res Ther 5:54–67.
  • Bannuru RR, Natov NS, Obadan IE, Price LL, Schmid CH, McAlindon TE (2009) Therapeutic trajectory of hyaluronic acid versus corticosteroids in the treatment of knee osteoarthritis: a systematic review and meta-analysis. Arthritis Rheum 61:1704–1711.
  • Altman RD, Manjoo A, Fierlinger A, Niazi F, Nicholls M (2015). The mechanism of action for hyaluronic acid treatment in the osteoarthritic knee: a systematic review. BMC Musculoskelet Disord 16:321.
  • Taylor N (2017) Nonsurgical management of osteoarthritis knee pain in the older adult. Clin Geriatr Med 33:41–51
  • Corvelli M, Che B, Saeui C, Singh A, Elisseeff J (2015) Biodynamic performance of hyaluronic acid versus synovial fluid of the knee in osteoarthritis. Methods 84:90–98
  • Bannuru RR, Osani M, Vaysbrot EE, McAlindon TE (2016) Comparative safety profile of hyaluronic acid products for knee osteoarthritis: a systematic review and network meta-analysis. Osteoarthr Cartil 24:2022–2041
  • Hangody L, Szody R, Lukasik P, Zgadzaj W, Lenart E, Dokoupilova E et al (2017) Intraarticular injection of a cross-linked sodium hyaluronate combined with triamcinolone hexacetonide (cingal) to provide symptomatic relief of osteoarthritis of the knee: a randomized, double-blind, placebo-controlled multicenter clinical trial. Cartilage.
  • Leopold SS, Redd BB, Warme WJ, Wehrle PA, Pettis PD, Shott S (2003) Corticosteroid compared with hyaluronic acid injections for the treatment of osteoarthritis of the knee. A prospective, randomized trial. J Bone Jt Surg Am 85-a:1197–1203

47 Comments

  1. Avatar
    alessandro ferrante
    1 Novembre 2020

    Gentile dottoressa Giovanna Russo, due anni fa ho avuto una infiltrazione di cortisone (credo acido ialuronico) alla puleggia A1 indice mano dx, a livello distale tra indice e medio, per una scarsa articolazione dovuta a un incidente all’avambraccio risalente a 40 anni fa.
    Alla 2° visita ambulatoriale, dopo 25 gg. dall’infiltrazione, chiedevo una seconda infiltrazione per risolvere in modo definitivo il problema, dato il miglioramento da me subito riscontrato con la prima. Mi è stata negata per il rischio di un probabile danneggiamento a non ricordo cosa e mi è stato suggerito di ricorrere a un intervento di puleggiotomia…
    Chiedo a Lei: essendo passati quasi 2 anni, sarebbe ora possibile ricorrere finalmente a una seconda infiltrazione snza incorrere in rischi? Sono un pianista.
    In attesa di una sua gradita risposta, porgo cordiali saluti.
    Alessandro

    • Giovanna Russo
      Dr.ssa Giovanna Russo
      30 Gennaio 2021

      Gentile Alessandro, l’acido ialuronico non ha niente a che fare col cortisone, essendo due prodotti diversi. Probabilmente l’infiltrazione che le è stata praticata era di cortisone: questo ha un potente effetto antinfiammatorio ma, in caso di infiltrazioni ripetute, rischia di danneggiare le strutture tendinee. Nel suo caso. essendo passato molto tempo dall’ultima infiltrazione, è possibile rivalutare l’opportunità di ripeterla. Le suggerisco di rivolgersi allo specialista di fiducia. Cordiali Saluti

  2. Avatar
    francesco
    19 Febbraio 2020

    Buongiorno, è già una decina d’anni che mi sottopongo a infiltrazioni alla spalla dx – Diagnosi: tendinopatia (no lesioni) cuffia dei rotatori. Mi dicono che non serve l’intervento chirurgico poichè non c’è ancora lesione. In genere un ciclo di tre infiltrazioni ogni 4 mesi ( Depo Medrol e Yalgan) Gli effetti collaterali più importanti e probabili possono essere, una “calcificazione ossea dei tessuti molli”. Forse può esistere una “terza” alternativa? Grazie

    • Giovanna Russo
      Dr.ssa Giovanna Russo
      30 Gennaio 2021

      Gentile Francesco, le infiltrazioni intrarticolari non sono l’unica opzione terapeutica per trattare una tendinopatia della cuffia dei rotatori. Esistono diverse opzioni di trattamento, dalla fisioterapia alle terapie fisiche, da personalizzare in relazione al suo caso specifico, previa valutazione clinica.

  3. Avatar
    Anna
    4 Febbraio 2020

    Dottoressa buonasera, a seguito di ecografia alla spalla dx è stato evidenziato un assottigliamento della porzione anteriore del sovraspinato per lesione a spessore parziale delle fibre profonde, estesa per circa 1 cm. Ho fatto un ciclo di tre infiltrazioni di cortisone ma dopo qualche tempo il dolore si è ripresentato. Ho letto delle stesse infiltrazioni ma con acido ialuronico. Può darmi un cortese consiglio a riguardo. Grazie

    • Giovanna Russo
      Dr.ssa Giovanna Russo
      30 Gennaio 2021

      Gentile Anna, le infiltrazioni non sono l’unico approccio terapeutico possibile in caso di tendinopatia della cuffia dei rotatori. Le consiglio di sottoporsi a una visita fisiatrica per valutare l’opportunità di eseguire un ciclo di trattamento fisioterapico e/o di terapie fisiche a scopo antalgico.

  4. Avatar
    Elisa
    16 Settembre 2019

    Salve, sono Elisa di Bari,
    Ho avuto problemi alle ginocchia ho fatto I raggi ho scoperto che ho le cartilagini consumate ho fatto di tutto: infiltrazioni di acido ianuronico, fisioteraia, niente con le infiltrazioni di cortisone
    Sono stata un po’ meglio ma non molto. Sono venuta a conoscenza del PRP e l’ho fatto nel mese di maggio sono stata benissimo. Ora da circa un mese sto di nuovo male sto prendendo antinfiammatori ma ma sto solo peggiorando, cosa devo fare? Ci sono Usl in Bari e dintornioni che lo praticano? Grazie di avermi ascoltato.

    • Giovanna Russo
      Dr.ssa Giovanna Russo
      15 Dicembre 2019

      Gentile Elisa, se è stata bene con le infiltrazioni di PRP tenga presente che tale procedura può essere ripetuta più volte l’anno. Non conosco la sua età né la sua storia clinica, ma in presenza di gonartrosi severa, non responsiva a trattamento conservativo, è possibile trovare indicazione a sottoporsi ad intervento chirurgico di artroplastica di ginocchio.

  5. Avatar
    Giovanni
    10 Agosto 2019

    Salve, soffro di ipertensione arteriosa e un mese fa ho fatto una iniezione di cingal 4ml al ginocchio dx per gonoartrosi. Dopo un mese ho pressione minima e alta molto molto alte nonostante prenda i soliti medicinali. Il Cingal nella su composizione può influenzare la pressione arteriosa? Grazie

    • Giovanna Russo
      Dr.ssa Giovanna Russo
      15 Dicembre 2019

      Gentile Giovanni, escludo che il peggioramento della sua ipertensione arteriosa possa essere legato all’infiltrazione intrarticolare cui si è sottoposto. L’ipertensione arteriosa può peggiorare nel tempo e richiedere aggiustamenti terapeutici. Ne parli col suo curante.

  6. Avatar
    Giuseppe Casiello
    18 Aprile 2019

    Gentilissima Dottoressa Giovanna Russo, circa tre anni fa inciampando ai fili di un computer, cadendo ho riportato la rottura collo femorale e operato con tre viti in titanio ora ho una artrosi di secondo grado. Vorrei sapere se è consigliabile l’infiltrazione congiunta di acido ialuronico e polinucleotidi oppure di uno dei due e se mi indicaste un buon professionista che le esegue bella mia zona cioè Matera e dintorni. Grazie e cordialissimi saluti.

    • Giovanna Russo
      Dr.ssa Giovanna Russo
      21 Maggio 2019

      Gentile Giuseppe, l’infiltrazione articolare dell’anca è una procedura dotata di una buona efficacia nella coxartrosi ma è più invasiva rispetto a quella della spalla e del ginocchio e pertanto viene eseguita con tecnica ecoguidata. L’acido ialuronico è la sostanza maggiormente utilizzata, ma è opportuno valutare il suo caso specifico. Purtroppo non conosco Specialisti da consigliarle nella sua zona. Cordiali Saluti

  7. Avatar
    ANNA
    17 Aprile 2019

    Ho effettuato ieri una infiltrazione di Depo Medrol + Lidocaina nella pianta del piede per dolore dovuto a sperone calcaneare.
    Oggi ho male come prima, forse di più. Ho messo la borsa del ghiaccio come da istruzioni della fisiatra. E’ un decorso normale? Grazie.

    • Giovanna Russo
      Dr.ssa Giovanna Russo
      21 Maggio 2019

      Gentile Anna, l’effetto terapeutico delle infiltrazioni non è immediato. E’ per questo motivo che si esegue solitamente un ciclo di infiltrazioni in più sedute a cadenza mono o bisettimanale.

  8. Avatar
    Margherita
    13 Marzo 2019

    Buonasera Dottoressa,

    ho 41 anni e ho dolori al piede da più di due anni dovutile ad un diagnosticato Alluce Rigido. L’anno scorso ho subito un piccolo intervento per eliminare una piccola formazione ossea particolarmente dolorosa. I dolori generali all’articolazione non sono comunque migliorati e ieri mi é stato consigliato di bloccare completamente l’articolazione con l’inserimento di due chiodi (mi scuso ma sono in germania e non saprei tradurre i termini tecnici). Il medico dice che é la tecnica più sicura e molto praticata dagli sportivi. Documentandomi ho letto da diverse parti che le iniezioni di acido Ialuronico potrebbero essere una soluzione intermedia. Premetto che la mobilità é già limitata ma nonostante i dolori riesco ancora a correre (anche una maratona) e praticare sport anche perché con le scarpe da corsa il dolore quasi scompare. Secondo lei varrebbe l’anno pena tentare con un ciclo di infiltrazioni?
    Grazie,
    cordiali saluti Margherita

    • Giovanna Russo
      Dr.ssa Giovanna Russo
      13 Aprile 2019

      Gentile Margherita, il trattamento conservativo dell’alluce rigido prevede l’utilizzo di plantari su misura, solette idonee e scarpe adeguate che, in sostanza, riducono il movimento della prima articolazione metatarso-falangea del piede. Una terapia infiltrativa locale può essere tentata, con risultati comunque non definitivi. Le opzioni chirurgiche, adottate nei casi severi, includono l’artroplastica (sostituzione protesica) e l’artrodesi (fusione ossea).

    • Avatar
      Sebastiano Giallongo
      10 Agosto 2019

      Cara dottoressa ho effettuato risonanza msg etica spalla sx mi fa male non ho nulla di patologico solo leggera impronta sooraspinato e versamento sottoscapolare mi è stato riferito che non devo fare nullaa in base ai movimenti sento sempre bruciore mi fa male cosa mi consiglia? Infiltrazioni? Di cosa? Grz

      • Giovanna Russo
        Dr.ssa Giovanna Russo
        15 Dicembre 2019

        Gentile Sebastiano, premesso che alla base di qualsiasi indicazione terapeutica vi è l’esame clinico e non la descrizione radiologica, il suo dolore potrebbe essere legato alla sofferenza del sovraspinato e/o a una quota infiammatoria associata al versamento. Le consiglio una visita fisiatrica per indicazione ad eventuale trattamento infiltrativo e/o terapia fisica antalgica e/o fisioterapia.

  9. Avatar
    Giordana
    26 Dicembre 2018

    Buon giorno, sono quattro anni che soffro per una rizoartrosi alla mano destra, causata da uno sforzo nel girare una chiave nella porta; porto un tutore per bloccarla ma una donna di casa si sa che non può mai rimanere a riposo. Oltre a quasta patologia da qualche mese l’anulare sinistro, alla base del palmo della mano, si è bloccato dandomi dolori lancinanti e non riuscendo più a distenderlo come le altre dita. Vorrei sapere se potrebbe esserci la possibilità di fare delle infiltrazioni di acido ialuronico per alleviare questi dolori senza per altro ricorrere alla chirurgia. A luglio compirò 67 anni e vivo in Toscana nella provincia di Lucca e spererei di avere la possibilità di fare questo trattamento senza dover fare troppi chilometri. La ringrazio per la risposta che mi darà!

    • Giovanna Russo
      Dr.ssa Giovanna Russo
      26 Dicembre 2018

      Gentile Giordana, il trattamento conservativo della rizoartrosi viene praticato in presenza di sintomatologia di lieve-moderata entità e può includere, oltre all’utilizzo del tutore, farmaci antinfiammatori, terapie fisiche (onde d’urto, ultrasuoni, laserterapia) e terapia infiltrativa. Nelle rizoartrosi severe o refrattarie a terapia conservativa, è indicato l’intervento chirurgico. La sintomatologia che descrive a carico del quarto dito può essere suggestiva di tenosinovite stenosante (dito a scatto), una patologia che interessa pulegge e tendini della mano, indispensabili per la flessione delle dita. Per entrambe le condizioni, le consiglio di sottoporsi a visita fisiatrica o ortopedica al fine di valutare il trattamento più idoneo.

  10. Avatar
    Lavinia
    1 Dicembre 2018

    Scusatemi vorrei sapere se è normale sentirsi ancora non in grado di camminare bene e sentire fastidio dopo avere fatto una unica soluzione di iniezione acido ialuronico ad un ginocchio. Per avere un beneficio quanti giorni ci vogliono? Grazie ho 67 anni

    • Giovanna Russo
      Dr.ssa Giovanna Russo
      9 Dicembre 2018

      Gentile Lavinia, è normale avvertire una sensazione di discomfort per qualche giorno dopo l’infiltrazione. Se i problemi persistono le consiglio di rivolgersi all’ortopedico che ha eseguito l’infiltrazione.

  11. Avatar
    Malacrinis Filomena
    23 Novembre 2018

    Buongiorno, ho fatto la prima infiltrazione all’anca per coxartrosi 3 giorni fa con il metodo eco guidato. Attualmente non sento gran miglioramento. Comunque leggendo in internet ho capito che bisogna aspettare qualche giorno per vedere il risultato. Il mio problema è quando dovrei dare la seconda infiltrazione. L’ortopedico non mi ha detto nulla e ho dimenticato di chiedere. Grazie.

    • Giovanna Russo
      Dr.ssa Giovanna Russo
      9 Dicembre 2018

      Gentile Filomena, è necessario attendere qualche giorno per poter apprezzare il pieno beneficio dell’infiltrazione. Per quanto riguarda la frequenza, essa dipende dal tipo di farmaco utilizzato (ad esempio possono essere praticate due infiltrazioni a distanza di un mese una dall’altra o tre, una ogni quattro mesi).

  12. Avatar
    Enzo Profili
    16 Giugno 2018

    Ho 70 anni sono un giocatore di golf con Ipertensione arteriosa TRIATEC 2,5 e PLAVIX a giorni alterni. Dal 1 di maggio ho dolore alla spalla sinistra. Dall’ecografia è emersa la presenza di una borsite subacromiodeltoidea in atto. Modesti fenomeni degenerativi a livello dei tendini della cuffia. Ho eseguito 8 sedute di Laser Iag e Kinesi sostanzialmente senza alcun miglioramento. Ora mi viene proposto di sottopormi ad Onde d’urto Focali. Vorrei conoscere il suo parere. Grazie

    • Giovanna Russo
      Dr.ssa Giovanna Russo
      23 Settembre 2018

      Gentile Sig. Enzo, la terapia con onde d’urto focali può risultare estremamente efficace in presenza di una corretta indicazione, che va valutata sulla base dell’esame clinico e non solo in relazione al quadro ecografico.

  13. Avatar
    Marianna
    11 Giugno 2018

    Mi hanno fatto un infiltrazione venerdì per tenosinovite 3’ dito mano sx e da venerdì stesso la mia mano è bloccata nella stessa posizione, non riesco a muovere neanche le altre dita senza avvertire sensazione di blocco e dolore. Ovviamente ogni semplice attività è compromessa e vorrei sapere se è una reazione regolare alle infiltrazioni o se potrebbe esserci qualche problema.

    • Giovanna Russo
      Dr.ssa Giovanna Russo
      23 Settembre 2018

      Gentile Marianna, le consiglio di rivolgersi allo specialista che ha eseguito l’infiltrazione

  14. Dr.ssa Giovanna Russo
    Dr.ssa Giovanna Russo
    28 Maggio 2018

    Gentile Sig. ra Rita, in seguito a dissezione dei linfonodi ascellari è buona norma non eseguire prelievi né iniezioni/infiltrazioni dall’arto interessato in quanto il drenaggio linfatico è più difficoltoso. Esistono valide terapie alternative, da valutare nel suo caso specifico.

  15. Avatar
    Rita .Carbonetti
    17 Maggio 2018

    Buongiorno, mia madre 85enne soffre molto di dolori alla schiena e alle spalle ed in particolar modo alla spalla sx. Ha l’artrosi dappertutto e ha fatto cicli di infiltrazioni con Hyalgan pero’ poiche’ ha avuto un carcinoma alla mammella sx e le sono stati tolti I linfonodi lo specialista del Campus Bio Medico dice di non fare infiltrazioni alla sx in quanto potrebbe venirle un linfoedema e risvegliare cellule cattive.
    E’ cosi? Che si potrebbe fare in alternativa?
    Grazie per un cortese riscontro.
    Un cordiale saluto.

  16. Dr.ssa Giovanna Russo
    Dr.ssa Giovanna Russo
    7 Maggio 2018

    Gentile Sig. Sisto, la terapia anticoagulante è una controindicazione all’esecuzione di infiltrazioni intra-articolari a causa dell’elevato rischio di sanguinamento. Le consiglio di eseguire una visita fisiatrica per la scelta del trattamento più adeguato al suo caso.

  17. Avatar
    Sisto
    3 Maggio 2018

    Salve,
    scrivo per mio padre, 84 anni, cardiopatico ed in terapia con anticoagulanti ( XARELTO ). Forte artrosi
    alla caviglia. Un consiglio per eventuali infiltrazioni.
    Grazie.

  18. Dr.ssa Giovanna Russo
    Dr.ssa Giovanna Russo
    1 Maggio 2018

    Gentile Franca, non c’è una regola fissa sulle tempistiche di trattamento, è possibile fare delle variazioni a seconda del caso specifico.

  19. Avatar
    Franca Dimauro
    24 Aprile 2018

    Buona sera dottoressa. Mio padre sta facendo delle infiltrazioni di acido ialuronico. Il medico doveva farne una alla settimana….invece l’ ha fatta il martedì, poi il lunedi della settimana dopo e il sabato della stessa settimana. Ma non si dovrebbero farè ogni 7 giorni? Grazie infinite.

  20. Dr.ssa Giovanna Russo
    Dr.ssa Giovanna Russo
    17 Aprile 2018

    Gentile Sig. Massimo, l’acido ialuronico si trova fisiologicamente all’interno delle articolazioni e, per la sua struttura chimica, non è assolutamente in grado di “distruggere” un tendine.

  21. Avatar
    Massimo
    17 Aprile 2018

    Salve, circa un mese fa ho effettuato una infiltrazione di acido ialuronico nel ginocchio. Successivamente si è reso necessario effettuare un’artroscopia per rimuovere un corpo libero (menisco rotto) che era la causa del mio problema. Durante l’operazione il chirurgo mi ha fatto vedere che il mio legamento crociato anteriore era completamente afflosciato. In realtà in origine il mio LCA era un tendine rotuleo prelevato in un operazione ai legamenti LCA fatta circa 18 anni fa. Dopo l’infiltrazione di acido ialuronico il tendine rotuleo che prima era fortissimo si è afflosciato completamente.. ho letto che l’acido ialuronico se viene a contatto con un tendine può distruggerlo.. avete qualche informazione da darmi ? Credo che nel mio caso l’infiltrazione sia stata una disgrazia rovinando un LCA che prima era perfetto quando sarebbe bastata una semplice operazione per rimuovere il pezzetto di menisco rotto. Grazie.

  22. Dr.ssa Russo Giovanna
    Dr.ssa Giovanna Russo
    19 Febbraio 2018

    Gentile Sig. Victor: no perchè la quantità di farmaco che raggiunge il circolo sistemico è minima.

  23. Dr.ssa Russo Giovanna
    Dr.ssa Giovanna Russo
    19 Febbraio 2018

    Gentile Sig. Alessandro, l’infiltrazione intrarticolare di PRP+HA insieme è una tecnica recente. Gli studi condotti fino ad ora mostrano una buona efficacia del trattamento. Gli effetti collaterali sono sovrapponibili a quelli che si possono avere con un’iniezione di soli PRP. Per approfondimento la rimando alla lettura di questo articolo https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/?term=prp%2Bha+injection

  24. Avatar
    victor
    19 Febbraio 2018

    buongiorno vorrei sapere se le infiltrazioni di cortisone fanno ingrassare e gonfiare tutto il corpo

  25. Avatar
    Alessandro
    3 Gennaio 2018

    buonasera,
    negli ultimi anni ho effettuato infiltrazioni di PRP al ginocchio per attenuare il consumo di cartilagine e il dolore.
    Nell’ultima visita di controllo l’ortopedico mi ha consigliato di effettuare infiltrazioni di PRP insieme all’acido ialuronico di peso molecolare medio/elevato, essendo una nuova tecnica vorrei sapere quali posso essere gli effetti collaterali.
    Saluti

  26. Dr.ssa Russo Giovanna
    Dr.ssa Giovanna Russo
    30 Dicembre 2017

    Gentile Matteo, nei primi giorni dopo aver subito un’infiltrazione intra-articolare, è piuttosto comune avvertire un’esacerbazione della sintomatologia dolorosa in quanto la sostanza iniettata può fungere da stimolo algogeno. In tali casi è opportuno applicare del ghiaccio o utilizzare farmaci anti-dolorifici o anti-infiammatori, su consiglio del medico. Il beneficio clinico è estremamente variabile da caso a caso e dipende da tantissimi fattori, in primis dalla gravità del quadro artrosico sottostante per il quale si effettua l’infiltrazione. In genere l’effetto si avverte bene dopo un paio di settimane.

  27. Avatar
    Matteo
    22 Dicembre 2017

    Salve..
    Ho effettuato un infiltrazione di acido ialuronico al ginocchio di 80 mg (4 ml) in un unica iniezione di peso molecolare medio/elevato che dovrebbe coprire un anno di tempo..
    Vorrei sapere dopo quanto fa effetto l’acido ialuronico,in quanto dopo un primo breve benessere,adesso avverto i vecchi dolori che avevo anche prima del trattamento..
    Alcuni mi.hanno detto che l’efficacia dell’acido.ialuronico si inizia a sentire dopo un bel pò di tempo (circa un mese)…è cosi?
    L’iniezione mi è stata fatta da uno specialista del ginocchio,quindi credo e spero che sia stata fatta in maniera corretta e ottimale….
    Mi sono un pò preoccupato perchè avverto.gli stessi dolori che avevo.prima di questo trattamento,ma se come mi.hanno detto l’effetto dell’acido non è immediato,forse devo avere un pò di pazienza e aspettare?
    Grazie

  28. Dr.ssa Russo Giovanna
    Dr.ssa Giovanna Russo
    3 Dicembre 2017

    Gentile Sig. Giuseppe,
    le infiltrazioni di cortisone possono avere una buona efficacia, tuttavia il rischio di indebolire il tendine c’è e non è precisamente quantificabile a priori, specie senza averla visitata. Il ritorno all’attività sportiva andrà valutato in base alla risposta clinica. Per approfondimento la rimando alla lettura di questo articolo: https://medicinafisica.it/item/13-infiammazione-al-tendine-d-achille

  29. Avatar
    Giuseppe
    17 Novembre 2017

    ciao
    ho 45 anni e soffro da 10 mesi di tendinite al piede dx. Pratico corsa trail da + di 2 anni e a malincuore ad Agosto ho dovuto abbandonare deviando sull’attività con MTB.
    ho concluso da poco 2 cicli di Onde d’urto senza alcun risultato e adesso mi consigliano le infiltrazioni di Depo-Medrol. sono davvero combattuto! voglio tornare a correre ma l’infiltrazione al poede mi fa un po di paura. non vorrei che ciò mi porta ad indebbolire il temdine e poi non posso + praticare la corsa in montagna, la mia passione. quanta probabilità c’è che io possa risolvere il problema e tornare a correre e soprattutto dopo quanto tempo posso tornare a correre? posso praticare bice MTB durante la terapia?
    grazie mille
    Giuseppe

  30. Dr.ssa Russo Giovanna
    Dr.ssa Giovanna Russo
    17 Ottobre 2017

    Gentile Sig. Carlo,
    grazie per il suo feedback. Non posso che essere d’accordo: l’infiltrazione articolare è una tecnica invasiva che può essere eseguita soltanto dal medico, in quanto non scevra da complicanze se non eseguita correttamente.

  31. Avatar
    Carlo
    21 Agosto 2017

    Ciao,
    Da anni ormai faccio cicli di infiltrazioni di acido ianuronico per le ginocchia e ho avuto buoni risultati.
    Tuttavia credo che sia fondamentale che chi esegue le infiltrazioni sia uno specialista perché, se non si è particolarmente bravi, si rischia che il medicinale vada altrove e sia inutile.
    L’iniezione può essere leggermente dolorosa, ma comunque tranquillamente sopportabile.

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