Trocanterite
In breve: Trocanterite
Cos’è
La trocanterite è l’infiammazione della borsa sinoviale che si trova a protezione del grande trocantere del femore.
La trocanterite è anche detta borsite trocanterica.
Principali sintomi
I sintomi della trocanterite sono in primis il dolore, localizzato nella regione laterale della coscia ed esacerbato dalla pressione diretta dell’area, cui spesso si associa tumefazione, calore, gonfiore.
Cause
Le cause della trocanterite sono principalmente i traumi sulla superficie laterale dell’anca, sia acuti che cronici, ripetitivi nel tempo.
Diagnosi
La diagnosi è clinica e può essere confermata dall’esecuzione di esami strumentali quali l’ecografia muscolo-scheletrica o la risonanza magnetica nucleare.
Trattamento
Il trattamento include: riposo, farmaci, fisioterapia, terapie fisiche (di prima scelta le onde d’urto focalizzate).
A chi rivolgersi:
Al medico fisiatra.
Giovanna Russo
Medico chirurgo, specialista in Medicina Fisica e Riabilitativa. U.O. Riabilitazione Neuromotoria IRCCS, Istituto Auxologico Italiano, Ospedale Capitanio, Milano.
Cos’è la Trocanterite
La trocanterite, detta anche borsite trocanterica o borsite del grande trocantere o entesite trocanterica, è uno stato infiammatorio della borsa sinoviale situata sul grande trocantere del femore.
A volte all’infiammazione della borsa si associa anche una tendinopatia dei muscoli che si inseriscono sul grande trocantere con o senza presenza di calcificazioni.
Cenni di anatomia: il grande trocantere
Il grande trocantere è la prominenza del femore situata a livello della regione laterale dell’estremità prossimale del femore (l’osso della coscia che si estende dal bacino al ginocchio).
Sul grande trocantere si inseriscono i tendini di una serie di muscoli quali: medio gluteo, piccolo gluteo, otturatore esterno, otturatore interno, gemello superiore, gemello inferiore, piriforme.
La grande borsa trocanterica è situata sul grande trocantere.
In generale le borse sinoviali sono dei “cuscinetti” contenenti liquido sinoviale (liquido viscoso) e circondati da una membrana. Servono fisiologicamente a proteggere i tessuti attutendo gli urti che provengono dall’ambiente esterno durante i movimenti.
Cause della trocanterite
Molteplici fattori, posturali e patologici possono indurre un sovraccarico funzionale e scatenare lo stato infiammatorio della borsa trocanterica tipico della trocanterite.
Di seguito i principali fattori di rischio:
- traumi all’anca ad es. da caduta accidentale, traumi sportivi
- traumi di minore entità ma ripetuti nel tempo come l’abitudine di giacere sdraiati sul fianco su una superficie dura
- abitudini posturali scorrette che determinino un sovraccarico dei muscoli che si inseriscono sul grande trocantere
- attività traumatica lieve ma ripetitiva: corsa, camminata in montagna, ciclismo praticati in modo scorretto o senza praticare stretching
- la scoliosi o l’eterometria degli arti inferiori (differente lunghezza degli arti) possono essere un fattore predisponente
- alcune patologie reumatologiche o autoimmuni come l’artrite reumatoide
I sintomi della trocanterite
Il dolore all’anca è il sintomo principale. Esso è localizzato sulla superficie laterale dell’anca, in corrispondenza del grande trocantere ma tipicamente si estende a interessare anche la regione glutea e distalmente può arrivare fino al ginocchio seguendo la fascia lata.
Dolore all’anca dormendo sul fianco
Il dolore da trocanterite si presenta o peggiora tipicamente quando si è sdraiati a letto sul fianco interessato da trocanterite (la frase tipica che ci si sente dire in ambulatorio è: “Dottore ho dolore all’anca dormendo sul fianco“.
Altre situazioni in cui il dolore da trocanterite peggiora sono: salire le scale, incrociare le gambe in posizione seduta, mantenere a lungo la stazione eretta.
Altri sintomi comuni sono:
- Gonfiore all’anca: quando le borse sinoviali si infiammano si riempiono di liquido incrementando cosi il loro volume
- Arrossamento e calore: sono segni tipici dell’infiammazione
- Sensazione di rigidità durante i movimenti: in parte questo è dovuto al risentimento antalgico
Diagnosi della trocanterite
Per la diagnosi è necessaria una visita medica specialistica.
Il medico procederà innanzitutto alla raccolta anamnestica mediante una serie di domande mirate quali, ad esempio: dove è localizzato esattamente il dolore e da quanto tempo? Il dolore è esordito gradualmente o improvvisamente? E’ riconoscibile una causa scatenante come un trauma? Quali sono gli sport e le attività praticate?
Dopo l’anamnesi il medico procederà all’esame obiettivo applicando una serie di test e manovre al fine di confermare il sospetto diagnostico ed escludere altre patologie (l’artrosi dell’anca ha caratteristiche differenti).
La sola clinica consente una buona accuratezza diagnostica. A volte può essere comunque opportuno eseguire indagini strumentali di conferma quali l’ecografia muscolo scheletrica o la risonanza magnetica nucleare.
Trocanterite: come curarla?
La terapia della trocanterite ha lo scopo di spegnere lo stato infiammatorio che causa i sintomi e include una serie di provvedimenti di tipo conservativo (non chirurgico)
Riposo
E’ il provvedimento più banale ma è di fondamentale importanza. In presenza di uno stato infiammatorio del trocantere è opportuno non sollecitare ulteriormente il distretto.
Crioterapia
Applicare ghiaccio localmente è un rimedio naturale contro gli stati infiammatori.
Farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) sia per via orale (sistemica) che topica (locale, es. cerotti per trocanterite o crema).
Fisioterapia
Esercizi per trocanterite includono esercizi di stretching e rinforzo dei muscoli dell’anca oltre ad esercizi di educazione posturale. Aiuta sia nella fase acuta che per prevenire future possibili riacutizzazioni della sintomatologia. Ci sono alcuni esercizi da evitare, da valutare durante il percorso riabilitativo.
Terapia fisiche
Particolarmente utili nel trattamento della trocanterite le onde d’urto focalizzate o in alternativa la laserterapia.
Infiltrazioni locali
In casi selezionati può essere indicato praticare una infiltrazione locale di corticosteroidi.
Terapia chirurgica
Non vi si ricorre quasi mai, ma è possibile rimuovere la borsa infiammata con un intervento, praticato con approccio mininvasivo, di borsectomia.