Il Mal di Testa Frontale

Il mal di testa frontale è un tipo di mal di testa localizzato nella parte anteriore della testa, in particolare a livello di fronte, tempie e regione retro-oculare.

Secondo il National Institute of Health, oltre 9 persone su 10 soffrono di mal di testa occasionale che rappresenta uno dei più comuni motivi di ricorso a cure mediche e assenza da lavoro.

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Statistiche sul mal di testa

5 Cause di mal di testa frontale

Esistono diverse cause alla base di un mal di testa frontale: in questo articolo vediamo le 5 più frequenti.

Mal di testa tensivo

Le caratteristiche del mal di testa tensivo:

  • è il mal di testa più comune
  • spesso caratterizzato da una sensazione costrittiva
  • un attacco dura da 30 minuti a giorni
  • può essere confuso con l’emicrania

Il mal di testa tensivo è il mal di testa più comune. Il dolore è solitamente localizzato a livello della fronte, delle tempie e in regione retro-oculare.

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Spesso è riferita una sensazione costrittiva, con disposizione a cerchio, proprio come avere una banda stretta attorno alla testa.

Tipicamente un attacco dura da 30 minuti a diverse ore, ma in alcuni casi può persistere per giorni.

Cause scatenanti includono: stress, ansia, depressione, stanchezza, affezioni muscolo-scheletriche del rachide cervicale.

Il mal di testa tensivo può essere confuso con l’emicrania, ma, a differenza di quest’ultima, non presenta altri sintomi di accompagnamento, come nausea e vomito.

Alcuni semplici rimedi che possono essere utili per alleviare il dolore del mal di testa tensivo sono: massaggiare la testa, mobilizzare dolcemente il collo, fare una doccia calda o posizionare un asciugamano caldo sul collo o sulla fronte.

Alcuni antidolorifici comunemente utilizzati sono paracetamolo, indometacina, ketorolac, naproxene o oppiacei.

E’ necessario contattare il medico nei casi di dolore severo e persistente.

Mal di testa frontale e occhi

Il mal di testa frontale è spesso il risultato di un affaticamento della vista.

Le caratteristiche del dolore sono molto simili a quelle del mal di testa tensivo.

Tipicamente è il risultato di disturbi visivi non corretti come un astigmatismo in uno o entrambi gli occhi.

Altre cause comuni possono essere uno sforzo visivo prolungato, ad es. durante la lettura o l’utilizzo del computer oppure un utilizzo prolungato di lenti a contatto.

E’ opportuno consultare l’oculista in caso di disturbi visivi.

Alcuni suggerimenti:

  • effettuare pause regolari nel corso di attività che richiedano un impegno visivo
  • avere una postura corretta quando si è seduti davanti al computer

Mal di testa a grappolo

Il mal di testa a grappolo è fortunatamente un disturbo raro.

Si caratterizza per la presenza di un dolore estremamente intenso, tipicamente unilaterale a livello di occhi, tempie e fronte.

Gli attacchi dolorosi si verificano regolarmente con carattere periodico: le fasi attive sono denominate “grappoli” (cluster in inglese), a significare che gli attacchi sono frequenti e ravvicinati.

Le fasi attive sono intervallate da periodi, anche lunghi, di benessere.

Gli attacchi tipicamente si verificano senza sintomi premonitori e possono durare da pochi minuti a qualche ora.

Al dolore spesso si associano: agitazione, irrequietezza, rinorrea e lacrimazione.

Le cause della cefalea a grappolo non sono completamente chiare.

Esiste una certa familiarità e l’alcol e il fumo di sigaretta possono essere dei trigger per gli attacchi.

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E’ necessario gestire la cefalea a grappolo contattando un medico.

Sinusite

La sinusite è causata da un’infezione o una reazione allergica localizzata a livello dei seni paranasali.

La sinusite è molto spesso accompagnata da un mal di testa a localizzazione frontale, in particolare a livello di testa, occhi e guance.

Il dolore è sordo, pulsante ed esacerbato dai movimenti della testa (es. quando ci si abbassa).

Sintomi di accompagnamento possono essere: congestione nasale, rinorrea, febbre, mal di denti.

Il trattamento della sinusite dipende dalla causa, per cui è opportuno contattare il medico (es. antibiotici in caso di infezioni batteriche, antistaminici in caso di allergia, decongestionanti nasali e antidolorifici come sintomatici, cortisonici in casi selezionati).

Arterite Temporale (o Arterite a cellule giganti)

Caratteristiche dell’artrite temporale:

  • è una malattia autoimmune
  • colpisce generalmente le persone sopra i 50 anni
  • mal di testa acuti e ricorrenti
  • richiede cure mediche

L’arterite temporale o arterite a cellule giganti (di Horton) è una malattia autoimmune, appartenente al capitolo delle vasculiti, che colpisce i vasi sanguiferi di grande e medio calibro, in particolare i vasi esterni di capo e collo.

Colpisce in genere persone di età superiore ai 50 anni, con lieve predilezione per il sesso femminile, ed è spesso associata alla polimialgia reumatica, malattia infiammatoria caratterizzata da dolore e rigidità di spalle, collo e anche.

Si caratterizza per attacchi di mal di testa acuti, severi e ricorrenti, a localizzazione frontale, esacerbato dai movimenti dei muscoli del capo, in particolare durante la masticazione o l’eloquio.

Sintomi di accompagnamento includono: calo dell’acuità visiva, perdita di peso, dolori muscolari, stanchezza, depressione.

Si tratta di una condizione estremamente seria che richiede cure mediche. Il trattamento prevede la somministrazione di corticosteroidi.

Il mal di testa frontale nei bambini

Il mal di testa nei bambini è comune e nella maggior parte dei casi non è associato a patologie gravi.

Come gli adulti, i bambini possono soffrire di diversi tipi di mal di testa, incluso il mal di testa tensivo e l’emicrania.

In qualche caso, però, il  mal di testa può essere la conseguenza di un’infezione, di un trauma cranico anche minore, di una importante condizione di stress e ansia o, addirittura, purtroppo di un tumore.

I sintomi del mal di testa nei bambini possono differire anche considerevolmente rispetto a condizioni simili nell’adulto, in termini di durata, intensità del dolore e sintomi di accompagnamento.

Il quadro è complicato dal fatto che, più delle volte, il bambino non riesce a spiegare i propri sintomi.

Pertanto,  è opportuno rivolgersi al medico in caso di sintomatologia persistente o in presenza di campanelli di allarme: es. pianto o vomito persistente, dolore addominale, fastidio importante a luci e suoni, rigidità nucale, peggioramento dello stato di vigilanza.

Integratori per mal di testa

In presenza di sintomi d’allarme è opportuno rivolgersi al medico per impostare l’iter diagnostico del caso e l’eventuale opportuno trattamento farmacologico: per scoprire quali sono i sintomi di cui preoccuparsi si consiglia di leggere questo articolo “Mal di testa continuo: quando devo preoccuparmi?”.

Un rimedio non farmacologico, che si è dimostrato essere utile nel ridurre la frequenza e l’intensità degli attacchi di cefalea, in particolare la cefalea legata al ciclo mestruale, è l’assunzione regolare di integratori a base di magnesio.

Il magnesio è un elemento naturale che partecipa nel meccanismo neuronale di trasmissione degli impulsi, nella contrazione muscolare e nel regolare il tono dell’umore

L’associazione americana sullo cefalea (American Migraine Foundation) si è pronunciata in modo favorevole sull’assunzione di magnesio nella prevenzione dell’emicrania.

Per approfondimento si vedano nella bibliografia in fondo all’articolo, i riferimenti a una Review pubblicata sulla rivista scientifica Headache nel 2018.

Link utili:
malditesta-aic.it: AIC – Associazione Italiana per la Lotta contro le Cefalee
Mal di testa continuo: Quando vale davvero la pena di preoccuparsi?

References

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  • Mauskop A & Varughese J, “Why all migraine patients should be treated with magnesium”, J Neural Transm, 2012 May;119(5):575-9

1 Comment

  1. Avatar
    piero angius
    26 Maggio 2020

    Preciso che non soffro e non ho mai sofferto di mal di testa. Tuttavia, per puro caso, ho sperimentato una situazione, in presenza della quale, ponendo in essere, altresì, determinate attività o comportamenti, mi si presentava uno stranissimo e fastidiosissimo mal di testa, al punto tale che solo raramente, quando si presenta quella situazione, mi attivo per verificare, di nuovo, tale incomprensibile fenomeno. Mi spiego: Essendo un pendolare, che prende il treno, mi capita spesso di trovarmi seduto vicino al finestrino e di osservare, mentre il treno è fermo in una stazione, il treno vicino, anche questo fermo. Ora, succede a tanta gente che, se è seduta su un treno, e dal finestrino osserva l’altro treno che sta affianco, qualora uno dei due treni sta partendo e l’altro, invece, è fermo, non riuscirà a capire, all’inizio, in pochi secondi, quale sia il treno che si sta muovendo, il proprio o l’altro ( chiaramente parlo di treni moderni, che iniziano a muoversi in modo molto silenzioso e soffice, senza scossoni). Possiamo vedere quale sia il treno che si muove solo sollevandoci dal sedile e osservando la banchina. Qui sta il punto: Se, dopo qualche istante dall’aver osservato qual’è, in realtà, il treno che si muove, ad esempio il mio, mi risiedo sul sedile del treno, osservo l’altro treno, e mi sforzo, mentalmente, mentre lo osservo (e qui sta il nocciolo dell’esperimento) che sia questo il treno che si muove, e non il mio, come invece è in realtà, vengo ghermito, immediatamente, da quello stranissimo mal di testa a cui ho accennato. Provare per credere, è un fatto che può essere sperimentato da chiunque, non occorrono strumenti, basta solo fare un viaggio in treno e fermarsi in qualche stazione e trovarsi vicino ad un altro treno in sosta. Da quello che ne ho arguito, sembrerebbe che detto mal di testa derivi dal tentativo di ingannare il cervello, cioè di convincerlo di una falsa realtà (chiaramente quando gli si da la possibilità di riscontrarlo “oggettivamente”, ciò che avviene dopo che si è osservato, realmente, qual’è il treno che si muove Un saluto a tutti, Piero Angius, 26-5-2020.

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