Tendinite d’Achille, cos’è e come si cura
L’infiammazione del tendine d’Achille, spesso usata come sinonimo di tendinopatia del tendine d’Achille è una condizione patologica che colpisce il più grande tendine del nostro corpo.
Il tendine d’Achille si estende dal calcagno (tallone) ai muscoli del polpaccio.
Alla palpazione è facilmente percepibile come una fascia di consistenza elastica a livello della parte posteriore della caviglia, subito al di sopra del tallone.
Le condizioni infiammatorie e/o gli infortuni a carico del tendine d’Achille sono più frequenti negli atleti, sebbene possano occorrere in tutti i soggetti nel semplice svolgimento delle attività della vita quotidiana.
Un lieve dolore al tendine d’Achille di tipo “urente” associato a una sensazione di “rigidità” percepita in questa zona può significare che il tendine di Achille è infiammato.
In questi casi può essere sufficiente un periodo di riposo e l’uso di anti-infiammatori, sistemici o topici.
Se l’infortunio è grave e il dolore è percepito improvvisamente come un colpo netto nella parte posteriore della caviglia allora può significare che il tendine d’Achille si è parzialmente strappato o addirittura completamente rotto: in questi casi è sempre necessaria una valutazione specialistica.
In alcuni casi selezionati è possibile ricorrere all’intervento chirurgico per riparare i tessuti danneggiati.
Cause
Alcune delle cause che portano a un infortunio al tendine d’Achille sono:
- attività fisica troppo intensa o esagerata rispetto al livello di attività fisica a cui si è abituati
- l’abitudine a portare tacchi alti, poichè questo tende a sollecitare continuamente il tendine
- alcune conformazioni del piede: avere un piede piatto ad esempio causa una maggiore tensione sul tendine durante la camminata
- alcuni farmaci possono essere tossici verso i tessuti tendinei
- praticare attività con cambi repentini di ritmo, velocità e salti: ad esempio danza, calcio, pallacanestro…. o il velocista che scatta dai blocchi di partenza!
- l’età e il sesso: sono maggiormente a rischio gli uomini di età superiore ai 30 anni
Sintomi
Il sintomo principale dell’infiammazione del tendine di Achille è il dolore localizzato nella regione al di sopra del tallone ed è esacerbato dai movimenti che prevedano movimenti che mettano in tensione il tendine come mettersi in punta dei piedi.
Il dolore è scatenato anche dalla pressione diretta sulla zona. Una vera e propria rottura del tendine di Achille è associata a un dolore fortissimo e immediato.
Si associa inoltre una notevole diminuzione della forza muscolare: essa può essere lieve e migliorare o peggiorare nel tempo.
Altri segni sono il gonfiore, la rigidità, la presenza di scricchiolii quando si tocca o si muove il tendine, la tendenza all’arrossamento e l’aumento del calore a livello della cute sovrastante il tendine danneggiato.
E’ buona norma non muovere o sforzare la zona perché si corre il rischio di arrivare alla rottura del tendine d’Achille.
Tendinite d’Achille e Morbo di Haglund
Non infrequentemente la tendinopatia dell’achilleo può assorciarsi ad un’altra condizione clinica, il Morbo di Haglund, una prominenza ossea dell’angolo postero-superiore del calcagno, a livello del sito di inserzione del tendine achilleo all’osso del calcagno. Per approfondimento si rimanda alla lettura del seguente articolo: morbo di Haglund.
Quando rivolgersi a un medico
Conviene rivolgersi a uno specialista in caso di dolore al tendine o di dolore al calcagno per avere una diagnosi tempestiva e l’indicazione al trattamento più indicato.
Il fisiatra o l’ortopedico sono i medici specialisti più qualificati per diagnosticare e porre l’indicazione al trattamento delle lesioni del tendine d’Achille.
In caso di dolore acuto c’è il rischio di aver rotto il tendine d’Achille ed è opportuno ricorrere subito a cure mediche.
Diagnosi
La diagnosi di tendinopatia del tendine d’Achille parte dalla clinica, dalla visita medica. Il medico valuterà la presenza di segni di infiammazione o di rottura, la presenza o meno di impotenza funzionale, la mobilità del piede, la sensibilità, la forza.
A completamento diagnostico è possibile eseguire esami strumentali quali radiografia, ecografia o risonanza magnetica.
Cura e terapia
In caso di infiammazione del tendine d’Achille può essere consigliato:
- interrompere qualsiasi tipo di attività fisica che interessi l’area
- applicare del ghiaccio 3 o 4 volte al giorno per 20 minuti sulla zona dolorante per ridurre il gonfiore e il dolore
- applicare degli antiinfiammatori locali
- eventuale applicazione di un bendaggio per ridurre il gonfiore
- tenere la gamba sollevata per favorire la riduzione del gonfiore
Solitamente non sono necessari trattamenti complessi, occorre soprattutto avere molta pazienza.
Per ottimizzare la guarigione e prevenire ricadute può essere utile eseguire esercizi di stretching che verranno consigliati dal medico.
Tempi di guarigione
La prognosi dipende dalla gravità della lesione.
Nei casi più gravi possono essere necessari anche alcuni mesi.
Durante la riabilitazione si può comunque essere attivi, il medico (fisiatra) vi indirizzerà correttamente verso le attività che potete svolgere.
E’ importante non cercare di affrettare le cose: spingere troppo prima della completa guarigione potrebbe portare a una riacutizzazione dell’infiammazione e a un nuovo infortunio.
Prevenire l’infiammazione del tendine d’Achille
Alcune buone abitudini sono:
– Ridurre corsa in salita preferendo tracciati pianeggianti.
– Effettuare un buon riscaldamento prima dell’esercizio.
– Indossare scarpe con un buon supporto e che si adattano bene al proprio piede: scarpe usurate possono perdere le capacità di sostegno del piede.
– Aumentare gradualmente l’intensità dell’attività fisica.
– Interrompere l’esercizio se si sente dolore o senso di oppressione nella parte posteriore del polpaccio o al tallone.
Dr.ssa Giovanna Russo
Gentile Sig. Antonio Brambilla,
per una diagnosi corretta è necessaria una visita medica ed, eventualmente, l’esecuzione di esami complementari quali radiografia, ecografia o risonanza magnetica nucleare. Quest’ultima è senz’altro la metodica radiologica più sensibile per le problematiche muscolo-scheletriche e viene prescritta dal medico, se indicata a suo giudizio clinico.
Dr.ssa Giovanna Russo
Gentile Sig. Diego Panzeri,
la ringrazio, cerco sempre di fare del mio meglio.
antonio Brambilla
Mi e’ iniziata l’infiammazione del tendine d’Achille in conseguenza ad un colpo ricevuto accidentalmente con la pedivella della bicicletta ad Agosto 2017. Ad oggi il dolore non e’ ancora scomparso ed inoltre si e’ formato un leggero ingrossamento lungo il tendine. Cosa puo’ essere? Avete suggerimenti oltre che fare una RSM? Grazie
Diego
Dottoressa Russo ho letto decine di articoli sulla tendinite Achillea e devo dire che il suo è sicuramente il più chiaro, esaustivo e completo di immagini rappresentative anche sugli esercizi.
Complimenti.
Diego Panzeri
Michele
Soffro di infiammazione al tendine d’Achille del piede sinistro e ho praticamente dovuto abbandonare qualsiasi tipo di attività sportiva. Tra qualche giorno andrò a fare la risonanza magnetica