Magnetoterapia: cos’è? a cosa serve?

La magnetoterapia è una forma di terapia fisica che si avvale di onde elettromagnetiche a bassa intensità e bassa frequenza per espletare numerosi effetti terapeutici, in particolare di tipo antinfiammatorio, entiedemigeno, osteoriparativo e analgesico.

La magnetoterapia è largamente impiegata, nel campo della riabilitazione, serve per accelerare il processo di riparazione di fratture, ferite, piaghe e migliorare il microcircolo.

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Dal punto di vista biofisico, la magnetoterapia si basa sulla produzione di campi magnetici pulsati di bassa intensità e frequenza, i quali, incontrando la materia vivente, danno luogo a interazioni di tipo magnetomeccanico e magnetoelettrico.

Durante le sedute non si ha un aumento del calore locale, o comunque esso è contenuto nell’ambito di variazioni inferiori ai 0.5°C . 

In particolare, gli effetti terapeutici sui tessuti trattati dipendono da:

  • miglioramento della microcircolazione locale e conseguentemente della disponibilità di ossigeno per i tessuti
  • stimolo ai meccanismi riparativi epiteliali e connettivali
  •  
  • stimolo alla neoapposizione ossea e alla deposizione calcica

Esiste un certo grado di variabilità intra ed inter-individuale alla risposta al trattamento, dipendente dalle condizioni locali dell’area oggetto di trattamento e delle condizioni cliniche generali del paziente.

Magnetoterapia controindicazioni: 6 casi in cui è meglio evitare la terapia

megnetoterapia controindicazioni
megnetoterapia controindicazioni

Le controindicazioni per la magnetoterapia sono le seguenti:

  • pazienti portatori di pacemaker o defibrillatori cardiaci impiantabili: la magnetoterapia è controindicata a causa di una possibile interferenza con tali dispositivi;
  • gravidanza: non è certo l’effetto sul feto dei campi magnetici;
  • minori di 18 anni: a causa della presenza di cartilagini in accrescimento;
  • presenza di mezzi di sintesi magnetizzabili;
  • tumori (es. tiroide ecc.);
  • infezioni in atto (es. tubercolosi).

La magnetoterapia presenta effetti collaterali?

Utilizzata in modo corretto, la magnetoterapia è una terapia sicura.

Gli effetti collaterali sono rari e comprendono un incremento transitorio della sintomatologia dolorosa nella sede trattata.

Non sono riportati altri effetti collaterali indesiderati di rilievo.

Indicazioni terapeutiche: per quali patologie è utilizzata?

magnetoterapia zone trattate
magnetoterapia zone trattate

La magnetoterapia può essere utilizzata per:

1. Fratture, ritardi di consolidazione, pseudoartrosi e algodistrofia

La magnetoterapia è utilizzata per accelerare il processo di guarigione delle fratture, in particolare fratture osteoporotiche, fratture post-traumatiche, fratture vertebrali, fratture periprotesiche, fratture del polso (frattura di Colles e Goyrand). Può essere usata, inoltre, nel trattamento dell’algodistrofia (morbo di Sudek), che è una particolare forma di osteoporosi localizzata che può insorgere in seguito a periodi di immobilizzazione (es. gesso in seguito a frattura).

2. Artrosi

Grazie a un effetto antinfiammatorio e analgesico può essere utilizzato per ridurre la sintomatologia dolorosa legata alla presenza di artrosi, in particolare gonartrosi (artrosi localizzata a livello del ginocchio), coxartrosi (artrosi localizzata all’anca), rizoartrosi (artrosi dell’articolazione trapezio-metacarpale) e spondiloartrosi (artrosi della colonna vertebrale).

  • Magnetoterapia al ginocchio: in presenza di gonoartrosi (artrosi localizzata a livello del ginocchio)
  • Magnetoterapia all’anca: utilizzata nei casi di coxoartrosi (artrosi localizzata all’anca)
  • Magnetoterapia al polso: nei casi di rizoartrosi (artrosi dell’articolazione trapezio-metacarpale)
  • Magnetoterapia alla schiena: per Spondiloartrosi (artrosi della colonna vertebrale)

3. Magnetoterapia per la “cervicale” e per la lombalgia

Questa terapia fisica è utilizzata, più spesso in associazione ad altre terapie fisiche, farmaci e sedute di rieducazione motoria, nel trattamento del mal di schiena (lombalgia, lombosciatalgia) e nel dolore in sede cervicale.

Oltre ai già citati effetti antinfiammatori e analgesici, in questo caso il trattamento è utile soprattutto per l’effetto decontratturante, rilassante sulla muscolatura adiacente la zona dolente.

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4. Osteoporosi

La magnetoterapia ha un comprovato effetto benefico nel trattamento dell’osteoporosi, in particolare nelle forme di osteoporosi localizzate (es. morbo di Sudek).

Essa stimola l’osteogenesi inducendo l’azione degli osteoblasti, favorisce la mineralizzazione dell’osso mediante la deposizione di calcio, stimola la produzione di collagene e incrementa la vascolarizzazione locale. Il risultato è un miglioramento della composizione strutturale dell’osso e, conseguentemente, della sua resistenza.  

5. Tendinopatie (spalla dolorosa, epicondilite)

La magnetoterapia della spalla,  è indicata nel trattamento delle sindromi dolorose della spalla, in particolare nel trattamento di tendinopatia della cuffia dei rotatori della spalla. 

Potenzialmente tutte le altre tendinopatie possono trovare giovamento da questa terapia, in particolare: epicondilite (gomito del tennista), epitrocleite (gomito del golfista), tendinopatia del tendine d’Achille.

Si ricorda che, nel trattamento delle tendinopatie, una delle terapie fisiche dotate di maggiore efficacia sono le onde d’urto.

6. Patologie del piede: fascite plantare, tallonite, tendinopatia dell’achilleo

La magnetoterapia è un valido strumento terapeutico nel trattamento di fascite plantare, tallonite e tendinopatia dell’achilleo. Aiuta la guarigione dei tessuti molli, riduce l’edema e lo stato infiammatorio locale, dando sollievo dal dolore.

E’ spesso utilizzata in associazione ad altre terapie fisiche, in particolare ultrasuoni e onde d’urto.

7. Artrite reumatoide

L’artrite reumatoide è una patologia infiammatoria cronica su base autoimmunitaria che si caratterizza per la presenza di dolore, tumefazione e rigidità articolare. Può essere molto impattante sulla qualità della vita del soggetto che ne soffre. La terapia, in primo luogo medica (farmaci), può essere supportata dalla fisioterapia e da terapie strumentali, tra cui la magnetoterapia.

8. Guarigione di ferite, piaghe, ulcere e lesioni da decubito

La terapia può essere utilizzata in queste condizioni, allo scopo di accelerare il processo di guarigione dei tessuti molli, ridurre l’edema e migliorare il microcircolo.

9. Applicazioni in medicina estetica: magnetoterapia contro rughe e cellulite

Questa terapia risulta dotata di una discreta efficacia anche nel trattamento di inestetismi quali cellulite e rughe, grazie alle proprietà antinfiammatorie e allo stimolo sulla produzione di collagene.

Come si svolge una seduta?

 Una volta stabilita l’indicazione terapeutica (da parte del medico) e selezionato il campo da trattare, il terapista applica le piastre e regola alcuni parametri della macchina. A seconda dell’indicazione terapeutica e della risposta clinica è possibile eseguire cicli da 10-20 sedute.

Magnetoterapia: cosa si sente? Fa male? E’ dolorosa?

Molti pazienti chiedono cosa si sente durante una seduta di magnetoterapia, se si percepisce dolore o se possa far male. La seduta è assolutamente indolore. Talvolta è possibile avvertire una lievissima sensazione di calore che dipende anche dalla durata della seduta.

Quanto dura una seduta?

La durata di una seduta professionale è variabile da 20 a 50 minuti. Le macchine portatili per magnetoterapia a domicilio richiedono tempi di applicazione maggiori (5-8 ore).

La magnetoterapia a casa

magnetoterapia a casa

Esistono in commercio molti apparecchi per magnetoterapia utilizzabili al domicilio direttamente dal paziente, adeguatamente informato su indicazioni e potenzialità terapeutiche e modalità di applicazione.

Gli apparecchi portatili richiedono generalmente tempi di applicazione maggiori rispetto agli apparecchi che si trovano all’interno degli ospedali o dei centri di riabilitazione.