Rizoartrosi: artrosi trapezio-metacarpale

La rizoartrosi è l’artrosi dell’articolazione trapezio-metacarpale che si trova alla base del pollice

Tale articolazione è soggetta a un notevole impegno funzionale durante le normali attività della vita quotidiana che richiedono l’opposizione del pollice, come tenere in mano e manipolare gli oggetti, aprire barattoli ecc. : per tale motivo può essere interessata  da artrosi anche precocemente.

Rizoartrosi

Le cause di rizoartrosi sono molteplici: si riconosce una base genetica su cui si instaurano fattori ambientali, in particolare i traumi e il sovraccarico funzionale.

I sintomi principali sono rappresentati dal dolore, dalla rigidità articolare e dalla limitazione nel movimento.

La diagnosi è principalmente clinica e le terapie si suddividono in conservative e chirurgiche.

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Di seguito approfondiamo l’argomento nel dettaglio.

Epidemiologia – Quanto è frequente la rizoartrosi

La rizoartrosi è l’artrosi della mano più diffusa.

Colpisce in maggiore misura le donne con un rapporto di circa 15 a 1. 

E’ più frequente in post-menopausa, probabilmente in relazione a fattori ormonali.

Globalmente la prevalenza è stimata attorno al 15-25% delle donne in post-menopausa.

Rizoartrosi – Cenni di anatomia 


La rizoartrosi è sinonimo di artrosi trapezio-metacarpale.

L’articolazione trapezio-metacarpale è l’articolazione situata alla base del pollice, tra l’osso trapezio del carpo e il primo metacarpo.

Il carpo è la porzione più prossimale dello scheletro della mano e consta di 8 ossa, tra cui il trapezio. 

Il primo metacarpo è l’osso della mano posto tra il trapezio e la falange prossimale del primo dito della mano (pollice).

L’articolazione trapezio-metacarpale consente i movimenti di flessione, estensione e opposizione del pollice.

Cause di artrosi trapezio-metacarpale (rizoartrosi)

L’artrosi è una malattia cronica degenerativa ad andamento progressivo che colpisce le articolazioni.

Nella rizoartrosi, il processo degenerativo artrosico colpisce l’articolazione trapezio-metacarpale: la cartilagine articolare diviene sempre più sottile fino a scomparire; le superfici ossee di trapezio e primo metacarpo sfregano tra di loro durante i movimenti del pollice, danneggiandosi a vicenda e provocando vivo dolore. Il fenomeno è accompagnato da uno stato infiammatorio che sostiene e amplifica la malattia.

La rizoartrosi non è la semplice conseguenza dell’invecchiamento dell’articolazione trapezio-metacarpale: esistono una serie di fattori di rischio che condizionano l’insorgenza di questa malattia. 

Fattori di rischio per rizoartrosi

I principali fattori di rischio per l’artrosi del pollice sono:

Età

La rizoartrosi è più frequente al di sopra dei 50 anni di età, sebbene possa raramente colpire anche giovani adulti.

Sesso femminile

Le donne, soprattutto in post-menopausa, sono le più colpite dall’artrosi del pollice, con un rapporto di circa 15 a 1.

Predisposizione genetica

Avere uno o più familiari di primo grado affetti da artrosi, in particolare insorta in età precoce, incrementa sensibilmente il rischio.

Traumi al pollice

Una storia di infortuni o fratture al pollice favoriscono la degenerazione precoce dell’articolazione.

Microtraumi ripetuti

La rizoartrosi è più frequente nelle persone che praticano lavori manuali o sport in cui è importante l’uso delle mani.

Sintomi di rizoartrosi

I sintomi della rizoartrosi comprendono il dolore, la rigidità articolare e la limitazione funzionale. Può essere presente una deformazione visibile a livello articolare.

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Il dolore da rizoartrosi

Si tratta di un dolore localizzato alla base del pollice.

In fase iniziale,  il dolore si manifesta soltanto durante l’esecuzione di alcuni gesti come ad es. aprire un barattolo o girare una chiave.

Successivamente, col progredire della malattia, il dolore si manifesta per qualsiasi movimento del pollice fino a presentarsi anche a riposo e di notte.

Rigidità articolare

L’alterazione dell’anatomia dell’articolazione interessata da degenerazione artrosica è responsabile di un certo grado di rigidità, soprattutto nell’estensione del pollice.

La tendenza alla rigidità aumenta a causa del fatto che la persona colpita tende a immobilizzare l’articolazione in quanto il movimento provoca dolore.

Limitazione funzionale

Il dolore e la rigidità articolare fanno sì che la persona affetta da rizoartrosi abbia difficoltà a compiere gesti manuali anche semplici che richiedono il movimento del pollice, in particolare prendere gli oggetti e manipolarli.

Deformazione articolare

In fase avanzata il pollice tende a deformarsi nel cosiddetto “pollice a zeta“. E’ frequente una certa ipotrofia della muscolatura dell’eminenza tenar (muscolatura della mano alla base del pollice).

In genere la rizoartrosi diviene sintomatica prima da un solo lato, in genere quello manualmente dominante (rizoartrosi monolaterale). Non è infrequente il coinvolgimento successivo anche dell’altra mano (rizoartrosi bilaterale).

Diagnosi di rizoartrosi

La diagnosi di rizoartrosi è piuttosto semplice e viene posta dal medico sulla base dell’anamnesi (raccolta della storia clinica, dell’attività lavorativa e delle eventuali patologie concomitanti) e dell’esame obiettivo.

Esami di imaging come la radiografia standard della mano possono essere utili per valutare la gravità del quadro artrosico. Non sempre gravità delle alterazioni radiografiche sono proporzionalmente correlare ai sintomi. 

La terapia della rizoartrosi

La terapia della rizoartrosi ha lo scopo di ridurre i sintomi e rallentare il più possibile la progressione della malattia.

Non è possibile, allo stato attuale della medicina, far regredire lesioni già instauratesi. 

Terapia conservativa per rizoartrosi

Il trattamento conservativo per rizoartrosi è efficace soprattutto nelle prime fase di malattia ed include: riposo, crioterapia, farmaci, terapie fisiche, tutori specifici, terapia infiltrativa.

Riposo

Soprattutto in fase acuta, tenere a riposo l’articolazione dolente è il consiglio più banale.

Crioterapia

L’applicazione locale di ghiaccio più volte al giorno ha un buon potere antinfiammatorio.

Farmaci

Farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS) possono essere assunti su consiglio del medico e sono efficaci nella riduzione del dolore dolore.

Terapie fisiche

Terapie utilizzate in medicina fisica e riabilitativa quali onde d’urto, ultrasuoni o laserterapia sono in grado di fornire un buon sollievo dal dolore.

Infiltrazioni di cortisone

Il cortisone è un potente anti-infiammatorio. E’ possibile eseguire un’infiltrazione di cortisone localmente in sede articolare.

Utilizzo di un tutore per rizoartrosi

In fase infiammatoria acuta, quando il dolore è importante, è possibile mettere “a riposo” l’articolazione indossando un apposito tutore.

Fisioterapia

Esercizi di mobilizzazione articolare e rinforzo muscolare sono utili nel mantenimento della mobilità dell’articolazione trapezio-metacarpale.

Terapia chirurgica

Quando la terapia conservativa non è in grado di fornire risultati soddisfacenti e i sintomi sono invalidanti è possibile ricorrere alla chirurgia.

I due più comuni interventi praticati sono:

L’artroplastica dell’articolazione trapezio-metacarpale: consiste nella sostituzione dell’articolazione con una piccola protesi, in genere in pirocarbonio. 

L’artrodesi dell’articolazione trapezio-metacarpale: i due capi ossei dell’articolazione vengono fusi tra di loro. E’ un intervento che sacrifica la possibilità di movimento articolare, ma è in genere efficace sul dolore.

Prognosi

Come per le altre forme di artrosi, purtroppo anche la rizoartrosi è una malattia degenerativa ad andamento cronico ed evolutivo. Un trattamento adeguato è in grado però di ottenere un buon controllo dei sintomi anche per molti anni.

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